"Non sono vaccinata. Posso farmi la piega?"

Dal 20 gennaio obbligo di green pass base per parrucchieri ed estetisti. Un po' di confusione tra i clienti, ma la giornata prosegue senza problemi. L'allarme di Cna: "Rischio che i no-vax si rivolgano agli abusivi"

Da oggi green pass base per parrucchieri ed estetisti

Da oggi green pass base per parrucchieri ed estetisti

Firenze, 20 gennaio 2022 - Qualcuno si era precipitato dal parrucchiere nei giorni scorsi, temendo da oggi di non poter più entrare liberamente. Ma a parte qualche cliente un po’ in confusione, l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass base per parrucchieri ed estetisti non sta creando particolari problemi. Da oggi, ricordano da Cna Firenze, è scattato l’obbligo di avere almeno il tampone negativo per usufruire dei cosiddetti ‘servizi alla persona’.

“Gli operatori del settore si erano infatti già organizzati nelle scorse settimane sulle modalità di effettuazione dei controlli, ma soprattutto per avvisare della novità la loro clientela tramite tutti i canali disponibili: Whatsapp, sms e social. Un’azione di informazione utile perché l’avvicendarsi in rapida successione di normative nazionali e regionali ha frastornato parte della clientela sulle modalità operative di accesso ai saloni, tanto che nei giorni scorsi si è spesso registrato il sold out da parte di clienti che temevano di non poter usufruire più dei servizi”, spiega Elena Bardi, coordinatrice dell’area benessere di Cna.

Il nuovo obbligo è entrato in vigore senza particolari problemi e la giornata di lavoro si sta svolgendo come di consueto.

Una misura accettata dalla categoria come strumento per evitare eventuali future chiusure, ma non in maniera indolore e non all’unanimità.

“Le opinioni degli operatori del settore in merito sono diverse, ma l’esigenza comune resta quella di attivare le soluzioni più idonee per evitare il ritorno alle chiusure che tanto hanno penalizzato le attività del comparto – prosegue Bardi –. In particolare, si lamenta il disagio di dover assolvere a compiti che esulano dalla professione, come quello di dover controllare, da semplici cittadini, altre persone. Inoltre permane la convinzione che il nuovo obbligo non sia così strategico per ostacolare la diffusione del virus perché il settore è, da sempre, da prima del Covid, sicuro, essendo chiamato a rispettare norme rigorose in materia di prevenzione della salute pubblica”.

La paura principale? Resta quella che i non vaccinati possano rivolgersi al comparto degli abusivi.

“A tal proposito ricordiamo che per chi non vuole vaccinarsi c’è la possibilità di sottoporsi a tampone per recarsi nei propri saloni di riferimento. Certamente non si deve ripetere quanto già visto nei mesi passati, specialmente durante il lockdown, in cui si sono registrati casi preoccupanti di abusivismo”, informa Bardi.

Cna ricorda che l’obbligo resterà in vigore fino al 31 marzo, che ai fini della verifica non è necessario richiedere il documento d’identità e che le multe per i trasgressori vanno dai 400 ai mille euro. Stessa sanzione per il titolare che non abbia effettuato il controllo o che abbia comunque consentito l’ingresso ai clienti sprovvisti della certificazione verde base. Nel caso in cui il dipendente acceda al luogo di lavoro senza pass, il datore di lavoro deve effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell'applicazione della sanzione amministrativa, che in questo caso è più salata: si va dai 600 ai 1.500 euro di multa.

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