Gkn, assemblea dei lavoratori. Presto il voto sull'accordo

I lavoratori chiamati a promuovere o meno, in stile referendum, l'accordo quadro sul futuro dello stabilimento di Campi Bisenzio sottoscritto durante il tavolo convocato dal ministero per lo Sviluppo Economico

La vertenza dell’ex Gkn di Campi Bisenzio è considerata un ‘caso in transizione’

La vertenza dell’ex Gkn di Campi Bisenzio è considerata un ‘caso in transizione’

Firenze, 20 gennaio 2022 - Oggi l'assemblea, domani il voto. Sono giornate decisive per i lavoratori dell'ex Gkn, che nelle prossime 24 ore saranno chiamati a promuovere o meno, in stile referendum, l'accordo quadro sul futuro dello stabilimento di Campi Bisenzio sottoscritto durante il tavolo convocato dal ministero per lo Sviluppo Economico. Un'intesa, si spiega dalla Rsu di fabbrica, "che fissa alcuni punti fermi: il passaggio al futuro soggetto industriale che avverrà in continuità occupazionale e di diritti; la garanzia di reindustrializzazione da parte della stessa QF anche con l'entrata di capitale pubblico, se entro giugno non si saranno palesati i soggetti investitori".

Con la reindustrializzazione, si spiega, "lo stabilimento verrà svuotato dalle attuali macchine con la promessa che verrà riempito con nuovi macchinari. Spesso questo limbo viene usato per chiudere le aziende in modo soft e per questo è stata istituita anche una commissione territoriale di proposta e di verifica sul processo di reindustrializzazione. Ogni fondo pubblico usato in questo processo sarà noto alla commissione e sarà vincolato alla realizzazione del saldo occupazionale". Gli accordi, aggiunge il delegato Rsu Dario Salvetti, "si ottengono e si difendono con la mobilitazione".

In questo senso "noi continuiamo a sentirci a guardia di una fabbrica per il territorio e nell'interesse di tutti". L'impegno è che "alla fine di questo processo si salvino non i 'nostri' posti di lavoro, ma 500 posti di lavoro come patrimonio di tutte e tutti e con un corpo di diritti fruibile per tutte e tutti. La mobilitazione quindi cambierà forma, ma non cessa. La guardia rimane alta. Sappiamo cosa dobbiamo provare a fare e proveremo a farlo". Appena finita l'assemblea i lavoratori sono usciti in corteo con due striscioni: "Continuare a convergere e a insorgere" e "Tenetevi liberi per marzo". Inviti, si spiega, rivolti a tutta la galassia di solidarietà e di supporto che si è sviluppata attorno a questa lotta. Il tema, conclude Salvetti, "è quello di non disperdere l'esperienza di sei mesi di assemblea permanente, non riguarda solo noi. Riguarda tutti".

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