Svolta riconversione dell’ex Gkn: firmata l’ipotesi di accordo quadro

La viceministra Todde: "Previsto un percorso condiviso per rilanciare il sito e garantire i posti di lavoro" Tutto è vincolato all’esito del referendum dei dipendenti. Tempi e modalità del processo, i dettagli

Viceministro Alessandra Todde (Foto Marco Mori/New Press Photo)

Viceministro Alessandra Todde (Foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 20 gennaio 2022 - Dopo oltre nove ore di confronto arriva la firma all’ipotesi di accordo-quadro su chiarezza, tempi e garanzie della reindustrializzazione della ex Gkn , ora Qf spa dell’imprenditore Francesco Borgomeo. Ieri, al Ministero dello sviluppo economico, si è svolto un incontro per definire le base per il futuro dello stabilimento di Campi. 

"L’accordo prevede un percorso di reindustrializzazione condiviso, finalizzato a rilanciare il sito produttivo e garantire la salvaguardia occupazionale" dichiara la viceministra del Mise, Alessandra Todde (nella foto) , che non entra nei dettagli perché "prima di renderlo pubblico è giusto farlo leggere ai lavoratori". E, infatti, l’accordo è vincolato all’approvazione del referendum dei lavoratori e all’assemblea permanente. "L’ipotesi di accordo sarà valida solo se l’esito del referendum sarà positivo; se negativo sarà da considerarsi nulla. Sull’ipotesi di accordo chiediamo un ruolo di controllo e garanzia del Mise e di Invitalia e la costituzione di un comitato di Proposta e Sorveglianza" dicono Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze. 

L’accordo prevede una serie di garanzie sulle modalità dì realizzazione del progetto, che dovrà coinvolgere e tutelare tutti i 370 dipendenti più i colleghi degli appalti per i quali si profila un’internalizzazione. E’ previsto che la vendita al futuro investitore avvenga con cessione di azienda e comunque con piena continuità delle condizioni normative e salariali dei lavoratori. Definito il cronoprogramma che dovrebbe portare rapidamente alla individuazione del soggetto incaricato della reindustrializzazione: se entro il 30 agostonon dovesse concretizzarsi la riconversione, sarà la stessa Qf di Borgomeo a farsene carico. Definito anche il percorso degli ammortizzatori sociali con il ricorso alla cassa integrazione ordinaria e, successivamente, per transizione, garantendo con accordi specifici rotazione, anticipo del trattamento, maturazione dei ratei ed eventuali integrazioni al reddito. Decisi percorsi formativi, anche con il coinvolgimento della Regione. "Visto che le reindustrializzazioni sono sempre percorsi irti di rischi, reputiamo utile un’intesa quadro che offra le maggiori garanzie possibili ai lavoratori e tracci un percorso che coinvolga non solo direzione aziendale e sindacato, ma anche Governo e Toscana" commentano Tiziana Bocchi, Segretaria confederale Uil, e Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm.  

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