Ciro
Vestita*
Il fiorentino Antonio Meucci (nato in San Frediano) era un genio incompreso; emigrato in America per paura di essere arrestato(aveva stracciato in pubblico le foto del Granduca di Toscana) aprì insieme al suo amico Garibaldi una fabbrica di candele ed un ristorantino ben presto punto di ritrovo di personaggi notevoli, in primis Samuel Colt, l’inventore del revolver grande ammiratore di Garibaldi cui regalò ben venti pistole. Ma la passione di Meucci era la telefonia figlia dell’ormai onnipresente telegrafo; la creazione di un telefono che mettesse in contatto vocale gli americani fu il suo capolavoro; ma da grande ingenuo non pensò mai di depositare il tutto all’ufficio brevetti cosa che invece fece il suo antagonista Bell. Suo compagno di avventure era Giuseppe Garibaldi un vero mito, più famoso in Inghilterra che altrove (gli inglesi crearono per lui il Biscotto Garibaldi ancora onnipresente nei bar londinesi). E furono proprio gli Inglesi a finanziare la spedizione dei Mille; il tutto per un semplice motivo: la Sicilia produceva con le sue miniere l’80 per cento dello zolfo a livello mondiale, minerale strategico per la produzione della polvere da sparo, polvere essenziale per le mille guerre che gli inglesi in quel periodo avevano, visto che volevano colonizzare il mondo. Un altro grande garibaldino fu lo scrittore Alexander Dumas che con un battello carico di armi seguì fino a Marsala il nostro eroe; Dumas era figlio di un marchese e di una schiava nera di Haiti. Ma cosa accomunava tutti questi grandi personaggi? Il loro rispetto per gli animali; essi infatti erano tutti vegetariani, ottima scelta di vita semplicemente perché questa dieta abbassa gli indici infiammatori e crea vigore; non per nulla gli animali più potenti della giungla, gorilla ed elefanti, sono vegetariani.
*Nutrizionista