OLGA MUGNAINI
Cronaca

Gaetano, la musica è un dono di nascita

di Olga Mugnaini

Si fa presto a dire enfant prodige, ma se a 4 anni inizi a suonare uno strumento e a 14 sei già laureato in tromba classica al Conservatorio di Palermo, allora si può parlare davvero di prodigio. E di talento.

Quest’anno l’Italian Brass Week, a Firenze da domani al 30 luglio, ci regala domani era in riva all’Arno, all’altezza dei Canottieri, l’esibizione di Gaetano Castiglia, 16 anni, trombettista di Lercara Friddi vicino a Palermo, capace di spaziare dalla classica, con la naturalezza e la bravura di un vero fuoriclasse.

Gaetano, come nasce questa tua passione?

"E’ venuta in modo naturale, perché in famiglia sono tutti musicisti. A cominciare da mia madre che suona il pianoforte. Ricordo che avevo appena due anni, quando stavo buono buono sul divano a sentire le sue lezione, incantato da tutte quelle note. Poi c’era mia sorella che andava al conservatorio, e che suonava il flauto traverso. Così a quattro anni, per il mio compleanno ho chiesto in regalo una tromba. Da lì è cominciata. E visto che mi stavo davvero appassionando, i miei genitori mi hanno mandato subito da un insegnante privato per andare poi al conservatorio".

Cos’è la storia del clackson e del fa diesis?

"Ah quella! Avevo tre anni e mezzo e ho sentito per strada il clackson di un camion. E ricordando le lezioni di mia madre mi è venuto spontaneo dire che quella era la nota del fa diesis. E da allora associo i suoi alle note musicali".

Adesso ti esibisci già con orchestre importanti, ma come hai iniziato?

"Al matrimonio di un mio amico, dove suonavano jazz e dove ho fatto per la prima volta La ragazza di Ipanema, di Vinícius de Moraes e Antônio Carlos Jobim".

Firenze cosa vuol dire per te, prima di tutto?

"Il maestro Claudio Quintavalla, prima tromba del Maggio fiorentino, col quale ho fatto un corso di perfezionamento".

Al pubblico di domani sera cosa proporrai?

"Questo è il terzo anno che vengo a Firenze, ma è la prima volta che mi esibisco non come allievo ma come concertista. Ho preparato un repertorio misto, scegliendo anche brani molto pop di cantautori come Pino Daniele e Battisti, riarrangiati in chiave jazz".

Nella tua carriera c’è già un importante passaggio in tv.

"Sì, nel 2019 ho partecipato a Italia’s got Talent, ho preso quattro sì ma non sono passato alla finale. E’ stata comunque un’esperienza divertente".

Ma a parte i tanti impegni musicali, com’è la vita di un ormai famoso trombettista?

"Normale, frequento il liceo di scienze umane a Palermo, esco con i miei amici e continuo a suonare nella banda del mio paese, dove mio padre Salvino fa il presidente e suona il clarinetto".

Un tuo traguardo? Forse entrare nell’orchestra del Maggio?

"Magari! Vivere a Fiernze e suonare in un’orchestra con musicisti tanto bravi e prestigiosi sarebbe davvero un sogno".