Operaio morto al Teatro dell’Opera, Carlo Fuortes condannato a un anno e quattro mesi

La decisione del tribunale di Roma. La morte dell’addetto alle pulizie avvenne nel 2017 dopo la caduta da una scala. L’avvocato del nuovo sovrintendente del Maggio Musicale fiorentino: “Faremo ricorso in appello”

Carlo Fuortes, 64 anni, nuovo sovrintendente del Maggio Musicale fiorentino (Foto Ansa)

Carlo Fuortes, 64 anni, nuovo sovrintendente del Maggio Musicale fiorentino (Foto Ansa)

Firenze, 27 marzo 2024 – Il tribunale di Roma ha condannato a un anno e quattro mesi il nuovo sovrintendente del Maggio Musicale fiorentino Carlo Fuortes nel processo per la morte di un addetto alle pulizie avvenuta nel 2017 mentre stava lavorando nel Teatro dell'Opera di Roma. L'uomo morì alcuni giorni dopo la caduta da una scala mentre stava effettuando una pulizia straordinaria della ''fossa'' del palcoscenico.

Insieme a Fuortes, sovrintendente all'epoca dei fatti della struttura, è stata condannata anche la titolare della ditta dove lavorava il cinquantenne. I giudici hanno disposto anche, in favore dei familiari della vittima, una provvisionale di 220mila euro per la violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. La procura aveva sollecitato una condanna a due anni.

''A sette anni dal fatto si è accertato che in quel periodo nel Teatro dell'Opera di Roma c'era una conduzione assolutamente superficiale dei lavori di manutenzione - sottolinea l'avvocato Luca Montanari, legale di parte civile dei familiari di Oberdan Varani – C'era una prassi contra legem che è stata dimostrata dall'istruttoria dibattimentale. La difesa ha sostenuto che il lavoratore era stato mandato lì per una decisione estemporanea di un preposto ma erano in realtà lavori preordinati fatti in assoluta violazione delle norme sulla sicurezza e gestione dei rischi presenti sul posto''.

"Faremo ricorso in appello – ha sottolineato l’avvocato Alessandro Gamberini, difensore di Fuortes – perché siamo in presenza di una sentenza sconcertante. Si è trattato di una morte sul lavoro ma non in dipendenza di un rischio sul lavoro. Un operaio scivolato dal primo gradino della scala che aveva un tasso alcolemico di 1,3. Non so come in questo caso si possa chiamare in causa il sovrintendente del Teatro”. 

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