Frana Fipili a Ginestra, lavori 24h dopo ultimo avvallamento: "Non c'è tempo da perdere"

La Città Metropolitana, che gestisce la strada, vuole intervenire senza più indugio alla luce dei notevoli disservizi per l'utenza e del cedimento che ha interessato la carreggiata in direzione Livorno

Il cantiere in Fipili per la vecchia frana, quella del 6 gennaio (Fotocronache Germogli)

Il cantiere in Fipili per la vecchia frana, quella del 6 gennaio (Fotocronache Germogli)

Firenze, 6 luglio 2021 - Basta indugi, lavori in somma urgenza 24 ore su 24 perché l'ultimo avvallamento in direzione mare fa capire che l'unica corsia libera viene troppo sollecitata e potrebbero esserci nuovi cedimenti. Il caso dei lavori della frana in Fipili tra Ginestra Fiorentina e Lastra a Signa tiene banco. E la Città Metropolitana, gestore della strada di cui è di proprietà la Regione, non vuole perdere altro tempo. Affidando i lavori in somma urgenza per chiudere tutti gli interventi entro l'estate. Le code continue, i disservizi e appunto l'ultimo avvallamento hanno fatto suonare l'allarme nel cantiere che ormai va avanti dai primi di gennaio, subito dopo il grave smottamento a seguito del maltempo. 

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"Il cedimento della pavimentazione stradale verificatosi il 10 giugno 2021 - dice la Città Metropolitana - è la naturale conseguenza dell’attuale tasso di utilizzazione dell’unica carreggiata disponibile e che è molto probabile possano verificarsi nuovamente cedimenti della pavimentazione".

In attesa che la Regione Toscana emani il decreto di impegno di spesa dei 4 milioni di euro da essa annunciati e destinati alla FiPiLi con il trasferimento di risorse alla Città Metropolitana, "noi ci attiviamo per far presto e operiamo in somma urgenza - dichiarano i sindaci della Città Metropolitana Dario Nardella e di Lastra a Signa Angela Bagni, delegata della Metrocittà alla viabilità di zona - Mentre gli uffici dell'ente si confrontano con quelli della Regione per condividere adeguate garanzie e modalità di interventi sulla strada, ci attiviamo lo stesso e senza indugio per proseguire i lavori di risanamento". 

Metrocittà ha speso tutti i soldi autorizzati dalla Regione intervenendo in somma urgenza per arginare gli effetti della frana, ancora in movimento, e per monitorare che non vi fossero conseguenze sul metanodotto e sul distributore di carburanti collocati in zona, con ispezioni ed analisi dei dati giornaliere. Ha dovuto proseguire nei mesi di marzo e aprile nella realizzazione di ulteriori lavori e comunque nell'ambito dello stato d'emergenza dichiarato, facendo eseguire senza indugio interventi per il ripristino di condizioni accettabili di sicurezza per gli automobilisti e per gli abitanti della zona interessata. Al margine della carreggiata in direzione Pisa, inoltre, è presente un'area di servizio per il rifornimento e la messa in sicurezza della carreggiata era funzionale anche alla messa in sicurezza di tutta l'area di servizio.

Gli interventi eseguiti in somma urgenza e quelli da eseguire per il ripristino definitivo della viabilità e la riapertura della carreggiata sono confluiti in un progetto tramesso alla Regione il 21 aprile scorso.

A maggio Metrocittà ha dovuto interrompere i lavori sia perché i movimenti della frana parevano assestati e sia perché la Regione, proprietaria della strada di grande comunicazione, ha scritto alla Città Metropolitana di non ritenere legittimo proseguire con affidamento diretto degli interventi e chiedeva di valutare l'adozione di una gara con procedura negoziata senza bando con inviti ad almeno 15 operatori.

"La Città Metropolitana - si legge in un comunicato - in ogni caso sta verificando tutte le soluzioni praticabili per garantire continuità al cantiere, anche senza dover attendere l'espletamento della procedura di gara, per ridurre i disagi e assicurare le migliori condizioni di transitabilità in sicurezza. Non si tratta di una scelta unilaterale, ma di operare in una situazione complessa e urgente al tempo stesso, in cui l'ente gestore, la Metrocittà, si assume la responsabilità di scelte inderogabili informandone la Regione, che è proprietaria della strada, e convocando, a breve, una riunione con tutti i Sindaci dei Comuni interessati alla Fipili".   

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