Forte Mugello, le prospettive per il futuro : "Valorizziamo la vocazione pastorale della vallata"

La cooperativa agricola Forteto cambia nome in ForteMugello per rilanciare legame con il territorio e promuovere produzioni locali, puntando sul latte e la pastorizia mugellana.

Forteto non c’è più. Ora si chiama "ForteMugello". Così la cooperativa agricola che vuol chiudere completamente col passato segnato dai misfatti di Rodolfo Fiesoli, mette in archivio anche il nome storico. E lo fa puntando molto sul suo radicamento mugellano, e inserendo nella sua denominazione proprio il termine "Mugello". "Abbiamo scelto nel nome una parziale discontinuità – spiega il presidente della cooperativa Maurizio Izzo -, Forte Mugello, ed è quasi un’acclamazione, un’invocazione e anche un desiderio: quello di rendere questa zona, anche grazie al nostro lavoro, più produttiva e riconosciuta. Del resto identificarsi con il territorio ha un grande valore, che è anche una speranza e un obiettivo: quello di essere sempre più radicati in Mugello." Izzo continua: "Radicati lo siamo già, anche perché tutti i lavoratori, settanta, risiedono in Mugello, e sono una bella realtà occupazionale per la zona. Poi in questi anni abbiamo fatto un grosso sforzo per accrescere i fornitori mugellani di prodotti – olio, pasta, marmellate, vini – così come i fornitori di servizi, in prevalenza aziende mugellane". Ma alla nuova cooperativa "ForteMugello", con il suo grande caseificio, manca un elemento fondamentale. "Sì – riconosce Izzo – ci manca la parte più importante, quella del latte. Ormai in Mugello il latte ovino è pochissimo, e cercheremo, quel poco che c’è, di riportarlo nel nostro caseificio, ed anche di dare un impulso perché si torni a fare pastorizia in questa vallata. Poi c’è da aprire tutta la partita del latte vaccino". Su questo fronte il presidente di ForteMugello lancia e conferma una disponibilità: "Quella – dice – di essere partner delle aziende zootecniche mugellane. Non solo in un rapporto strettamente commerciale, ma individuando insieme i prodotti da fare e da mettere sui mercati. Anche con marchi diversi dal nostro". Izzo conclude: "Noiusiamo latte toscano, di alta qualità, ma sono convinto che un brand legato al Mugello possa aiutare, con la chiusura vera della filiera, ovvero poter dire che un formaggio è prodotto in Mugello, con latte del Mugello, e il caseificio in Mugello". Paolo Guidotti