Fondi per l’infanzia ’distratti’, Conticini si difende con le slide

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Difesa lunga, articolata e contrattacco. L’esame e il controesame di Alessandro Conticini di fronte ai giudici e al pm Luca Turco (nella foto) è durato quasi sei ore e mezza. L’interrogatorio fiume al perno dell’inchiesta s’è svolto sempre in un alveo dibattimentale rigoroso, ma mai rovente. E’ il processo ai fratelli Alessandro, Luca e Andrea Conticini (quest’ultimo cognato di Matteo Renzi, ha sposato la sorella Matilde) sulla presunta ’sparizione’ di 6,6 milioni di dollari altrimenti destinati all’assistenza dell’infanzia in Africa. Le donazioni ’incriminate’ provenivano da Fondazione Pulitzer tramite Operation Usa, Unicef e altri enti. Alessandro e Luca Conticini sono accusati di appropriazione indebita di parte delle somme donate alle organizzazioni no profit ‘Play Therapy Africa Limited’, ‘International development association limited’ e ‘International development association’, di cui era Alessandro, 41 anni, era titolare effettivo. Somma riciclata e autoriciclata tramite investimenti immobiliari in Portogallo (per 1.965.455 euro) tra il 2015 e il 2017. Alessandro (con Luca) è accusato anche dell’ impiego di parte dei 6,6 milioni per sottoscrivere (settembre 2015) un prestito obbligazionario da 798.000 euro. Poi l’acquisto di partecipazioni in società tra cui la “Eventi 6“ di Rignano per 187.900 euro, la Quality Press Italia srl (158.000) e la Dot Media srl (4.000). In Eventi 6, Tiziano Renzi era amministratore di fatto, Laura Bovoli legale rappresentante e così Matilde Renzi legale rappresentante, ma per il 2018. Alessandro Conticini ieri ha prodotto molte prove documentali (nell’ottica difensiva) illustrate tramite slide. Ha così ribattuto alla Procura che sostiene che il denaro sarebbe transitato senza giustificazione sui suoi conti correnti personali in Emilia Romagna. Il processo riprenderà il 5 luglio.

g.sp.

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