Firenze riparte, i commercianti: "E' un po' come il primo giorno di scuola"

Lunghe code nelle periferie ma il centro stenta a ripartire. Ecco i racconti dei piccoli imprenditori

Jessica Papi

Jessica Papi

Firenze, 18 maggio 2020 - Firenze prova a ripartire dopo un lungo e sofferto lockdown. Dal centro alle periferie sono tanti i commercianti che hanno puntato la sveglia all’alba e sono arrivati nel proprio negozio anche due ore prima dell’orario di apertura. “Sono emozionata” spega Jessica Papi del negozio JeFra di via Sant’Antonino. Da Novoli a Gavinana fino a Campo di Marte e all’Isolotto strade piene, parcheggi pieni e negozi da tutto esaurito.

Il centro storico invece stenta a ripartire. Alcuni Caffè in piazza Duomo hanno deciso addirittura di non aprire come altri in via Borgo San Lorenzo. E chi ha deciso di provare e tirare su il bandone comunque va avanti con il freno a mano. “C’è tanta preoccupazione, è l’inizio e non sappiamo cosa ci aspetta. Non sappiamo come il centro reagirà ma noi siamo pronte” prosegue Jessica Papi. “Finalmente dopo due mesi e mezzo abbiamo aperto, è un po’ come il primo girono di scuola ma è dura. In centro senza turisti sarà difficile andare avanti ma la speranza è l’ultima a morire”, dice Ghissu Mossoumnia del negozio di pelletteria di via dell’Ariento. “Sono emozionato, sono qui dalle 8.30, anche se l’orario di apertura è alle 10. Questa mattina sono venuti i primi clienti, le mascherine della Fiorentina stanno diventando un accessorio di moda e in diversi stavano aspettando che ricominciassimo a lavorare per venire a prenderle” aggiunge Simone Frullini, titolare di Ale Viola. Insomma, la città ci prova anche se periferie e centro viaggiano a doppia velocità. Per la Pasticceria Sieni anche è il primo giorno di apertura al pubblico. La titolare Andreina Mancini è fiduciosa: “E’ stato bello rivedere i nostri clienti. Loro ci danno la forza di andare avanti e sopravvivere”. 

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