
Il soprintendente Andrea Pessina
Firenze, 12 novembre 2021 - Quindici milioni di euro per mettere in salvo chiese grandi e piccole, conventi, monasteri, campanili. Da San Miniato a Monte Senario, dalla basilica di Santa Maria Novella al santuario mariano di Santissima Annunziata. E’ la lunga lista delle priorità per il territorio, con gli edifici da ristrutturare e mettere a norma, inviata dalla Soprintendenza fiorentina ai ministeri dei Beni culturali e degli Interni, per ottenere i contributi del Pnrr.
Anche i beni storici, e tra questi quelli di proprietà del Fec, possono accedere ad alcune linee di finanziamento europeo del Recovery Fund. Basta avere i progetti pronti e presentarli. E poi sperare. La soprintendenza fiorentina li ha, e si augura così di poter disporre di quei fondi che sono sempre mancati per aprire tutti questi cantieri. Molti dei progetti inoltrati riguardano proprio i complessi monumentali del Fec, il Fondo edifici del culto che fa capo al ministero degli Interni. Fra questi ci sono le chiese di San Marco e Santa Croce , per fare alcuni esempi. Oppure l‘abbazia di San Miniato al Monte , per cui è stato presentato un piano di interventi più costoso, che arriva a ben otto milioni di euro.
"E’ il progetto più consistente di quelli che abbiamo inviato al finanziamento – spiega il soprintendente Andrea Pessina – e in particolar modo riguarda il consolidamento del campanile. In sintonia con la Prefettura, che è il nostro referente per gli edifici del Fec, nella scelta delle priorità abbiamo privilegiato i lavori riguardanti la normativa antisismica. E il campanile di San Miniato è certamente una delle strutture che ha più bisogno di lavori, specialmente per metterlo al riparo da ulteriori scosse. Non è certo pericolante, ma il nostro compito è mettere in sicurezza gli edifici, per evitare il danneggiamento dei beni storici, o addirittura la perdita di vite umane. Dopo il tragico incidente accaduto nel 2017 in Santa Croce, abbiamo effettuato numerosi monitoraggi, anche con l’ausilio dei droni, evidenziando quelle che sono le maggiori criticità sul territorio".
Uno dei programmi da cui si spera di ottenere fondi europei è il Next Generation Eu. In lizza da questi fondi il restauro di un “gioiello“ architettonico quale la chiesa di Santo Spirito: richiesti 750mila euro destinati in parte anche al restauro delle opere d’arte all’interno. Ben un milione e mezzo è stato chiesto per la chiesa di Santa Maria del Carmine , dove si trova la cappella Brancacci con gli affreschi di Masaccio.
A Monte Senario , uno dei santuari più importanti della Toscana, è già in corso un importante cantiere. Ma è stata presentata la richiesta di 700mila euro per la messa a norma degli impianti, oltre che per il consolidamento delle capriate della copertura. Mentre per l’ Abbazia di Vallombrosa servono almeno un milione e mezzo per la prima trance di lavori previsti per la sistemazione di tutta l’impiantistica. Tornando in città, 2 milioni e mezzo sono preventivati per intervenire sull’enorme complesso di San Gaggio , con chiesa e convento, un tempo delle suore di clausura, abbandonato e in uno stato davvero precario: "Recentemente abbiamo messo in sicurezza la facciata, da cui si erano staccati intonaci – prosegue il soprintendente Pessina – e riparto il tetto per evitare che continuassero le infiltrazioni all’interno e che la struttura di danneggiasse ulteriormente. L’obiettivo è restituire la chiesa alle sue funzioni religiose e destinare gli altri spazi ad attività che verranno decise insieme alla prefettura. Anche il Comune ha manifestato interesse per questi ambienti". Altra importante richiesta di finanziamento al Pnrr è stata inoltrata per la chiesa di Santa Maria Maddalena in borgo Pinti: un milione 300mila euro, per intervenire prevalentemente su alcune cappelle e sul soffitto ligneo decorato. Stesso discorso per la Chiesa di San Marco : 900mila euro. Qui, tra le sezioni con maggior necessità ci sono la Cappella Salviati e la zona del coro.
Non ci si è dimenticati poi delle tante strutture religiose danneggiate in Mugello con il terremoto del 2019 e che in questo occasione sono state inserite fra gli edifici da finanziare. Tra qeuste il Convento del Bosco ai Frati nel comune di Scarperia e San Piero e la pieve di San Bartolomeo a Petrona .
"Questa è la prima volta che abbiamo una disponbilità così ingente di fondi per mettere in sicurezza e ristrutturare il nostro patrimonio – conclude Pessina -. E’ dall’estate scorsa che lavoriamo ai progetti. E l’augurio è che venga rinforzato il nostro organico, anche con collaboratori a termine, per essere pronti a seguire i tanti cantieri che speriamo di avviare con i contributi che ci arriveranno dall’Europa".