Extracomunitario bloccato dalla municipale, assessore in consiglio: "Il video è parziale"

Albanese ha raccontato che gli agenti intervenuti hanno avuto "lesioni guaribili in tre e cinque giorni". Il sindacato Csa: "Un fermo per identificazione è un atto dovuto”. Nardella: "Non c'è stato razzismo"

Il fermo del cittadino senegalese

Il fermo del cittadino senegalese

Firenze, 11 aprile 2022 -  "Il fermo è stato effettuato inizialmente ai fini di identificazione. Poi il venditore ambulante abusivo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesione personale oltre alla mancata presentazione dei documenti. Il video che è circolato in rete è parziale, riprende la parte terminale di un intervento più complesso. Sulle modalità ci siamo attivati per una verifica per quelle che sono le procedure di immobilizzazione delle persone per la sicurezza e senza l'uso di violenza".

E' quanto dichiara al consiglio comunale di Firenze, l'assessore alla sicurezza urbana Benedetta Albanese aggiungendo che "stamani c'è stato un incontro in prefettura con il sindaco, il comandante della polizia municipale, il prefetto, l'ambasciatore e il console del Senegal". Albanese ne ha parlato rispondendo ad un question time di Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune) a proposito del video che documenta l'intervento di alcuni passanti su lungarno Acciaioli a Firenze, davanti al Ponte Vecchio, a sostegno di un venditore abusivo che viene immobilizzato a terra da vigili urbani in abiti civili durante un controllo antidegrado.

L'episodio risale al 5 aprile, poi nei giorni successivi il filmato è stato diffuso sul web. Albanese ha raccontato che gli agenti intervenuti hanno avuto "lesioni, guaribili rispettivamente in tre e cinque giorni. La condizione psico-fisica del venditore era buona, non ha chiesto cure e non abbiamo avuto notizia che ci siano stati accessi al pronto soccorso. Comunque la nostra intenzione è fare piena luce rispetto a quelle che sono le modalità adottate, procedere con verifiche interne che possono essere ritenute opportune e necessaire. L'abusivismo commerciale è un tema che viene affrontato dal corpo della polizia municipale: nel 2019 sono stati sequestrati 102.000 pezzi, in questo inizio del 2022 siamo già a 8.000 pezzi".

Non usa mezzi termini il segretario regionale del sindacato CSA Coordinamento sindacale autonomo per la polizia municipale di Firenze Andrea Sedicini: "Un fermo per identificazione è un atto dovuto. E se uno straniero non vuole farsi identificare o addirittura oppone resistenza cosa dovrebbero fare gli agenti?”. Poi tramite una lettera analizza quanto accaduto: “Il contrasto all’abusivismo commerciale è un compito, ormai da anni, della polizia municipale. Ne consegue per ogni agente l’obbligo di far applicare la legge. Un fermo per identificazione è quindi un atto dovuto. E se uno straniero non vuole farsi identificare o addirittura oppone resistenza cosa dovrebbero fare gli agenti? Con quale “magica metodologia” dovrebbero portare a conclusione il proprio dovere? Oppure dovrebbero commettere una omissione di atti d’ufficio rischiando provvedimenti disciplinari ed anche il posto lavoro? E' troppo semplice prendersela con l'ultima ruota del carro”. Infine Sedicini lancia un interrogativo: “Tra l’altro saremmo curiosi di sapere quale posizione assumeranno il questore e il prefetto. Ricordiamo a tutti che già dall'inizio dell'emergenza sanitaria, la polizia municipale di Firenze viene impiegata in servizi di ordine pubblico con i lavoratori quasi sempre costretti a lavoro “straordinario obbligatorio” anche se il contratto di lavoro non lo prevede".

Esposto dei due passanti in procura

Proprio questa mattina è stato depositato in procura a Firenze l'esposto dei due passanti, un ragazzo e una ragazza, che hanno ripreso in un video, poi diffuso in rete, le fasi di fermo per l'identificazione del venditore ambulante, immobilizzato a terra. "L'esposto - afferma l'avvocato Cosimo Magazzini - è stato presentato questa mattina ed è stato fatto affinché sia valutato l'operato delle forze dell'ordine", nella fattispecie quello di agenti in abiti civili della polizia municipale di Firenze. Nel documento, precisa il legale, non vengono ipotizzati reati specifici a carico degli agenti tuttavia "abbiamo rimandato la valutazione alla procura - spiega ancora - perché abbiamo visto la scena ma non conosciamo l'antefatto. Quello che chiediamo è di fare chiarezza". Il legale ha anche annunciato di voler prendere contatti nei prossimo giorni con il consolato del Senegal a Firenze.

 

Il sindaco Nardella: "Non c'è stato razzismo". Gli agenti della polizia municipale hanno fatto un esposto 

"All'ambasciatore del Senegal abbiamo assicurato che avvieremo oggi stesso una verifica interna con la polizia municipale affinché si possano individuare tutti i dettagli della dinamica perché se ci saranno dei responsabili questi saranno opportunamente sanzionati disciplinarmente. Respingiamo fermamente l'accusa secondo cui gli agenti avrebbero agito per razzismo". "In ogni caso, abbiamo confermato che gli agenti della polizia municipale hanno fatto un esposto alla procura per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni e abbiamo appreso che anche il cittadino senegalese presenterà una denuncia - ha aggiunto -. Noi confidiamo nella correttezza di tutta questa vicenda e soprattutto ribadiamo il rapporto eccellente che c'è con la comunità senegalese, un rapporto che va avanti da molto tempo, grazie al quale abbiamo anche collaborato per affrontare il difficile problema del commercio abusivo, che viene spesso segnalato dai nostri cittadini, e per questo la comunità senegalese è stata di grande aiuto. Faremo tutto ciò che è necessario affinché si possa fare piena chiarezza su tutto l'accaduto, dall'inizio alla fine".

E durante la manifestazione di protesta che si è tenuta oggi in piazza Signoria è stata lanciata l'dea di un corteo con partenza da lungarno Acciaiuoli sabato 16 aprile. 

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