
Giorgio Fiorenza con la sindaca Sara Funaro e la direttrice Agnese Pini
Due premi e due donne. "Sono stati i nostri studenti a sceglierle. Nel nostro convitto ci sono sessanta ragazze. Per loro sono dei modelli d’ispirazione. So che alcune allieve pensavano di non essere capaci di salire il secondo gradino della loro vita, adesso invece, col loro esempio, si dicono: voglio fare il terzo e se ci riesco anche il quarto!".
Giorgio Fiorenza, presidente dell’Educandato Statale della Santissima Poggio Imperiale, ha presentato ieri mattina, dentro l’Istituto, il premio assegnato alla direttrice del Quotidiano Nazionale e dei quotidiani del Gruppo Monrif Agnese Pini (premio "Visioni") e quello conferito a Sara Funaro, sindaca di Firenze (premio speciale "Il Poggio").
La consegna dei riconoscimenti è avvenuta all’interno delle tre giornate che ha visto la città fiorentina coinvolta nel celebrare la nona edizione di "Parole in cammino - Festival dell’Italiano e delle Lingue d’Italia", evento direzionato da Massimo Arcangeli. "Quest’anno abbiamo voluto concentrarci sull’importanza del linguaggio inclusivo", ha dichiarato il direttore del Festival. "Il premio Visioni è stato deciso per la grande attenzione che la direttrice ha avuto nei confronti di tante campagne sociali e per tutte le volte che ha parlato di temi delicati con precisione e senso di rinascita, peculiarità che fanno grande il giornalismo". La direttrice, durante la consegna del premio, ringrazia così: "Per me è un onore riceverlo. In tutte le vere democrazie le battaglie si portano avanti con le parole. Questo è il vero senso profondo della democrazia. Bisogna dire no alle parole sbagliate, perché il disgregamento della cultura avviene anche attraverso l’uso errato del linguaggio. Bisogna dire di no con gli strumenti della democrazia: le parole scelte con cura e rispetto, quelle giuste".
Sara Funaro ha ricevuto il premio speciale "Il Poggio", riconoscimento che viene conferito a importanti personaggi femminili. "Sono felice che oggi questo premio mi sia dato insieme ad Agnese Pini. Per me è una mattina importante, perché questo è uno dei primi premi che ricevo da sindaca della città di Firenze. Poiché stiamo festeggiando un festival che si concentra sulle parole, vorrei citarne io due, due parole con le quale dobbiamo confrontarci, farle nostre e superarle: paura e rabbia. Noi continueremo a portare avanti tutti i diritti: fa parte della storia della nostra città. Lo abbiamo fatto, ad esempio, quando il Comune di Firenze è stato il primo, ancora non era presente la legge sulle unioni civili, a istituire il registro per le unioni civili".
Il presidente dell’Educandato ha aggiunto: "Loro due sono sempre state vicine al Poggio, anche quando non era così noto. È grazie a loro se siamo cresciuti".
E finiamo allora proprio con le parole. Il 1° dicembre al Liceo Mamiani di Roma il Festival eleggerà il lemma più giovanile dell’anno. In cima adesso alla lista ci sono: chill, cringe e bobbare (fiorentino).
Lavinia Beni