Doppio colpo al Giardino Caponnetto, la denuncia della Fondazione: la situazione peggiora

Per la terza volta i ladri tentano di entrare al chiosco. Calleri: "Ci sono ragazzini che stanno dando filo da torcere alla zona"

Il ponte spesso è utilizzato come nascondiglio per i pusher

Il ponte spesso è utilizzato come nascondiglio per i pusher

Firenze, 7 maggio 2024 - Due colpi nel giro di 24 ore al chiosco del Giardino Caponnetto. Nella notte tra il 29 aprile e il 30 aprile, ignoti hanno buttato a terra lungo l'Arno sedie e tavolini. Solo il giorno dopo, e quindi tra il 30 aprile e il 1 maggio, sempre ignoti, hanno tentato di forzare l'entrata del bagno dell'attività senza però riuscirci. Due colpi che arrivano dopo il furto messo a segno tre mesi fa quando i ladri dopo essersi intrufolati sono scappati con il fondo cassa facendo perdere le proprie tracce.

La denuncia arriva dalla Fondazione Caponnetto: "ll giardino Caponnetto è stato dedicato al giudice per un motivo ben preciso: aveva contribuito con la sua denuncia nell'estate del 2002 a far smantellare un gruppo di pusher che avevano lasciato una testa di agnello nell'altro chiosco, quello accanto all'area giochi. Un giardino quindi simbolicamente importante – sottolinea il presidente della Fondazione Salvatore Calleri – che, nonostante i controlli, è stato preso di nuovo di mira. E' la terza volta in tre mesi che i ladri tentano di entrare all'interno del chiosco". Poi Calleri punta il dito contro i pusher che si sono impossessati del territorio: "Nella zona del ponte interno, soprattutto nelle ore serali, si spaccia". E contro "un gruppo di minorenni che parlano in italiano e in arabo e che stanno dando filo da torcere ai frequentatori dei giardini".

Il presidente della Fondazione Caponnetto Calleri è chiaro: "È necessario intervenire di nuovo con un controllo serrato del territorio prima che la situazione peggiori ulteriormente".

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