"Dobbiamo rispettare e proteggere ogni forma di vita"

La biologa ambientale Barbara Gargani illustra le specie presenti nel parco della scuola, tra cui piante autoctone e animali, ma anche specie aliene che minacciano l'equilibrio dell'ecosistema. La biodiversità va preservata per garantire il benessere dell'ambiente.

"Dobbiamo rispettare e proteggere ogni forma di vita"

"Dobbiamo rispettare e proteggere ogni forma di vita"

Abbiamo intervistato Barbara Gargani, biologa ambientale specialista nello studio della biosfera, che si occupa anche di progetti con la nostra scuola.

Quali altre specie possiamo incontrare nel nostro parco?

"Tra le piante possiamo osservare i pioppi, la canna palustre e domestica e l’acacia che non è una pianta autoctona ma che si è adattata bene alle nostre condizioni climatiche".

E per quanto riguarda la fauna?

"Tra gli animali troviamo anatre, germani reali, garzette, l’airone bianco maggiore, l’airone cinerino, la gallinella d’acqua e il tuffetto. Diverse sono anche le specie aliene portate dall’uomo da altri paesi, come la tartaruga marina e il gambero rosso della Louisiana, che si sono adattate bene alle temperature, rese ancor più miti dal cambiamento climatico. Queste specie si sono sviluppate anche a danno delle specie presenti".

Perché le specie aliene sono un rischio?

"Perché la loro presenza, pur rappresentando un aumento della biodiversità, allo stesso tempo rappresenta un pericolo per le specie autoctone in quanto molto competitive nella ricerca del posto migliore in cui riprodursi e nella ricerca di cibo. Ogni organismo svolge un ruolo importante per mantenere l’equilibrio dell’ambiente in cui vive e la scomparsa di una specie, anche se piccola, incide sull’equilibrio dell’ecosistema. Dobbiamo impegnarci a proteggere e preservare ogni forma di vita affinché possiamo continuare a godere dei benefici che gli ecosistemi ci regalano".

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