IACOPO NATHAN
Cronaca

Firenze, la Fortezza diventa un dormitorio. In quaranta accampati sotto le Mura

Un gruppo di stranieri (forse pakistani) utilizza il prato di viale Strozzi come base: cresce l’allarme in città

Firenze, degrado alla Fortezza (Foto Gianluca Moggi/New Press Photo)

Firenze, 8 luglio 2022 - Viale Strozzi, nel tratto in cui le quattro corsie abbracciano la Fortezza da Basso, è da sempre una delle zone più trafficate di tutta la città, un lungo e costante convoglio di mezzi che solca l’asfalto senza sosta, per 365 giorni all’anno.

Da qualche giorno, però, ci sono dei nuovi ’inquilini’, proprio sotto le mura storiche, e stavolta non si tratta del popolo del fashion che si riversa alla Fortezza durante Pitti Uomo, ma di una quarantina di persone, originarie presumibilmente del Pakistan, che proprio lì hanno deciso di istituire il loro campo base. Perchè proprio di quello si tratta, un vero e proprio accampamento, tra materassini, cuscini, e quei pochi comfort che sono riusciti a mettere insieme, per passare le notti. Un fenomeno difficile da osservare, soprattutto per i meno attenti, visto che le ore di permanenza sono davvero poche. Il gruppo arriva quando la notte è già iniziata da un po’, per lasciare il prato alle prime luci dell’alba. Il tempo di arrivare, montare i giacigli sperando di frescheggiare per le poche ore di sonno concesse, per poi rimettere tutto in zaini e sacchetti alle prime luci del sole. Una prassi consolidata, per i quaranta stranieri, al momento senza dimora, che hanno trovato nel pratone sotto la storica Fortezza da Basso la loro base d’appoggio, in attesa di capire cosa gli riserverà il futuro.

Il nostro viaggio, nella notte del bivacco, parte quando anche il traffico, oltre che il caldo, sta dando una tregua ad una Firenze stremata dagli ultimi giorni di afa, dopo le 1.30. Arrivati in zona, la prima storitura, che fa quasi sorridere, è che sono ancora alti i decibel provenienti della vicina Villa Vittoria, must dell’estate fiorentina, mentre gli ’abitanti’ del giardino stanno cercando di prendere sonno. Dopo aver girato intorno alla Fortezza, imboccando il controviale, che è ormai poco più che un parcheggio per la discoteca, è però difficile non notare l’accampamento. Una distesa di persone, divisi a gruppetti più o meno folti, tra famiglie e amici, che si spargono per tutto il prato.

Molti dormono, coperti da lenzuoli bianche o coperte, ma c’è qualcuno sveglio, che osserva i passanti. Si vedono compagni di amici intenti a chiaccheirare e bere una birra, altri sdraiati illuminati dalla luce dello smartphone. L’obbiettivo, che ha portato il gruppone a scegliere proprio le mura del 1550 come punto di appoggio, è probabilmente la ricerca di fresco, visto il leggero alito di vento in più che nelle ore notturne scuote le foglie degli alberi di zona.

E nonostante il continuo viavai di ragazzi e auto, quasi nulla scalfisce la pace e la tranquillità del gruppo di pakistani, che non degna di attenzione praticamente nessuno. Si alzano un paio di ragazzi solo quando, in lontanaza, si vedono delle luci blu in avvicinamento, solitamente sinonimo di forze dell’ordine. Stavolta però si tratta di un’ambulanza diretta all’esterno del locale, quindi la notte può continuare senza intoppi. Alle prime luci dell’alba, quando da pochi minuti sono passate le 6, il gruppo è ancora dormiente, ma bastano pochi attimi per sparire, disperdendosi per le vie della città, dandosi naturalmente appuntamento alla sera, per ricominciare un meccanismo ormai ciclico.