Dalla campagna di Vinci alla bottega del Verrocchio Firenze diventa il set per la fiction su Leonardo

Ogni episodio si concentra su alcune delle opere più celebri, tra cui ‘L’Adorazione dei Magi’ agli Uffizi

Dai paesaggi rurali di Vinci alla bottega del Verrocchio: la città di Firenze entra nella storia di ’Leonardo’, la serie evento che ha debuttato ieri su Raiuno. La vita e le opere dell’inventore, artista e scienziato nato ad Anchiano, frazione del comune di Vinci, sono al centro della fiction che celebra uno dei grandi esponenti del Rinascimento fiorentino. Quel genio la cui personalità complessa ed enigmatica rimane ancora oggi un segreto avvincente è interpretato dall’attore irlandese Aidan Turner (nella foto), il capitano Ross Poldark della serie ‘Poldark’ .

La storia parte a Milano nel 1506 quando Leonardo da Vinci viene arrestato con l’accusa di avere avvelenato l’amica Caterina da Cremona (l’attrice Matilda De Angelis). Dopo aver dichiarato la sua innocenza a Stefano Giraldi (Freddie Highmore, il medico autistico e con la Sindrome del savant della serie ‘The Good Doctor’), un giovane e talentuoso ufficiale del Podestà, Leonardo ricorda i suoi giorni da apprendista nella bottega di Andrea del Verrocchio, una delle più importanti di Firenze, nonché una vera e propria fucina di nuovi talenti, dove si scontra con la difficoltà di permeare la sua arte di verità e incontra grandi ostacoli nella sua carriera artistica (ma conosce Caterina Da Cremona), finché Verrocchio non gli chiede di assisterlo nella messa in opera dell’importante commissione ‘Il Battesimo di Cristo’. Ogni episodio della serie tv si concentra su una delle opere di Leonardo, alcune radicate nella memoria collettiva, altre meno note al grande pubblico: non solo dipinti, ma anche invenzioni, macchine da guerra, grandi sculture in bronzo. Tra le opere ‘L’Adorazione dei Magi’, attualmente conservata alle Gallerie degli Uffizi, che gli fu commissionata nel marzo 1481 dai monaci di San Donato a Scopeto che però Leonardo non consegnò mai. E, ancora, ‘L’ultima cena’, per la quale Leonardo attinse alla tradizione fiorentina dei cenacoli quando già si era trasferito a Milano. E la serie racconterà anche l’addio alla città del Giglio a favore del Ducato di Milano, senza dimenticare – grazie a una serie di flashback – il periodo dell’infanzia nelle campagne fiorentine dove il figlio illegittimo di un notaio, Piero Da Vinci, non riconosciuto dal padre e abbandonato dalla madre, fu affidato ai nonni paterni, che lo crebbero in condizioni durissime.

Barbara Berti

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