Sorpresa Dad: in alcune scuole verrà mantenuta

La didattica a distanza non è più obbligatoria se l'alunno è positivo. Ma alcuni istituti hanno deciso di attivarla in caso di "assenze prolungate e documentate". Sindacati contrari

Firenze, 13 settembre 2022 - La Dad? Non è morta per sempre. Il Ministero della Pubblica istruzione ha deciso che non ci sarà più l’obbligatorietà di didattica a distanza per gli alunni positivi al Covid. Ma la Dad non è “vietata”. Ecco che, forse un po’ a sorpresa, si scopre che vari istituti hanno deciso di mantenerla. È il caso dell’istituto Sassetti-Peruzzi, ma anche dell’Itt Marco Polo dove, “per assenze lunghe almeno 10 giorni”, come fa sapere il preside Ludovico Arte, il ragazzo potrà seguire le lezioni da remoto. Al Marco Polo la Dad di fatto esisteva già da prima del Covid. Veniva usato il collegamento con la lavagna elettronica. “In questo modo continuavamo a far seguire le lezioni a ragazzi con seri problemi di salute. Ma ora che i mezzi di connessione sono ulteriormente migliorati, perchè privare del contatto con la scuola un ragazzo che ad esempio si è rotto una gamba? Insomma, noi valuteremo i singoli casi e chiederemo la necessaria documentazione. Se l’assenza è prolungata, attiveremo la Dad. Non siamo certo sostenitori della didattica a distanza, ma quando diventa l’unico sistema per seguire le lezioni…”.

Al professionale alberghiero Buontalenti la decisione verrà presa domani, durante il collegio docenti. “Io sarei per mantenere la Dad in caso di documentata prolungata assenza - osserva la dirigente, Maria Francesca Cellai -. Non buttiamo via ciò che la tecnologia ci consente di fare. Vediamo come si esprimerà il collegio, ma la mia posizione è questa”. Nulla da fare al classico Galileo, dove le lezioni da remoto ci saranno solo “se l’alunno è ricoverato in ospedale”. Al comprensivo Vespucci la preside Francesca Cantarella al momento si attiene al “vademecum ministeriale” e, dunque, pensa "di non attivare la Dad”. “La scuola non è ‘on demand’. Il nostro consiglio è di non fare più la Dad, altrimenti rischiamo il caos - dice Claudio Gaudio della Cisl -. Se una scuola ritiene di mantenerla, libera di farlo. Ma a mio avviso è meglio evitare”.

Ormai siamo vicinissimi al suono della prima campanella. Giovedì mattina, si riparte anche a Firenze. Ieri sera l’Usp è riuscito ad attribuire le ultime 500 supplenze non assegnate il 5 settembre. “E’ fisiologico che qualche cattedra sia scoperta, ma non possiamo dire che mancheranno i docenti”, prosegue Gaudio. Insomma, in cattedra i professori ci saranno, ma molti non saranno di ruolo. Sono 3mila le cattedre assegnate con nomina annuale nella nostra provincia.

 

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