Scuola, il ministro Bianchi in Toscana: "Semplificheremo le regole della quarantena"

La partecipazione ad un convegno all'Istituto degli Innocenti e l'inaugurazione del nuovo liceo Agnoletti a Sesto

L'inaugurazione del liceo "Agnoletti" (Fotocronache Germogli)

L'inaugurazione del liceo "Agnoletti" (Fotocronache Germogli)

Sesto Fiorentino (Firenze), 18 gennaio 2022 - Giornata fiorentina per il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha partecipato alll’inaugurazione del nuovo liceo Agnoletti. Ad aspettarlo, un piccolo presidio di protesta organizzato da un gruppo di studenti medi per chiedere più sicurezza nelle scuole. I giovani contestano al governo di aver poco investito sulla sicurezza nelle scuole, limitandosi alle misure anti Covid, senza aver pensato all’edilizia scolastica. Insieme ai ragazzi, anche una rappresentanza di lavoratori della ex Gkn con il loro striscione ‘Insorgiamo’.

Immancabilmente, col ministro, che ha partecipato ad un convegno all'Istituto degli Innocenti, si è parlato delle classi attualmente in Dad. ""Ancora una volta il presidente dell'associazione nazionale presidi (Anp) dà dei dati sulla Dad, noi li stiamo elaborando, li daremo quanto prima e saranno i dati ufficiali. Grandissimo rispetto per tutti coloro che fanno delle stime, ma i dati li diamo noi. Domani sarò in commissione alla Camera e li' sicuramente ci saranno i dati ufficiali". Ha detto Bianchi commentando la stima dell'Anp secondo cui il 50% delle classi in Italia è in dad.

"Per quanto riguarda la semplificazione - ha aggiunto Bianchi, - noi stiamo ascoltando veramente tutti e stiamo trovando il modo per permettere a tutti di gestire al meglio una situazione, che come avete visto anche voi, è sotto controllo. Con grande serenità di animo, come sempre, lavoriamo con tutti, ma soprattutto per tutti i nostri bambini". In particolare per quanto riguarda la scuola primaria, Bianchi ha detto: “Stiamo ascoltando tutti i dirigenti e i sindaci; stiamo lavorando in modo che siano semplificati i protocolli che regolano le quarantene”. “Ragionevole cambiare le regole alla primaria”, sottolinea il sindaco Nardella. E Giani: “Serve un meccanismo che isoli solo i positivi”.

Incombe poi il problema denatalità. “Abbiamo perso 200mila posti negli asili nido e ne perderemo altri 150mila nei prossimi anni. 400mila bambini sono nati l'anno scorso nel nostro Paese: attenzione, questo cambia il Paese, ne cambia l'organizzazione e la vita”, le parole del ministro durante il convegno fiorentino "Educazione zerosei. Diritti, qualità e accessibilità nel sistema integrato". "Un paese senza bambini è un paese triste, perchè fa fatica a configurare la speranza e la propria crescita", ha spiegato il ministro, per il quale "l'apertura di un asilo nido o di una scuola dell'infanzia è fondamentale per la comunità, perchè dà l'idea di una comunità capace di speranza, che si prende cura".

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