ROSSELLA CONTE
Cronaca

Una sfilata nel Salone dei Cinquecento. Corri La Vita e Chiara Boni insieme per la solidarietà: "La moda può scrivere il futuro"

Il 19 giugno la sfilata-evento a Palazzo Vecchio. A condurre la passerella Drusilla Foer

Chiara Boni

Chiara Boni

Firenze, 11 giugno 2025 – Un appuntamento imperdibile, dove beneficenza ed eleganza si incontrano nel cuore di Firenze: giovedì 19 giugno alle 18, in occasione di Pitti Immagine Uomo, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, Corri La Vita Onlus e la stilista Chiara Boni – ideatrice e promotrice della serata – daranno vita a un evento straordinario in cui arte, moda e solidarietà si fondono per sostenere la lotta contro il tumore al seno. Chiara Boni, come nasce l’idea di una sfilata dedicata a Corri La Vita? Questa iniziativa nasce dal desiderio di restituire qualcosa alla città e alla comunità, unendo il mio amore per la moda a una causa che tocca tante donne, e che mi sta profondamente a cuore. Corri La Vita è un simbolo fiorentino di solidarietà concreta, e portare l’eleganza nel Salone dei Cinquecento, in uno degli spazi più maestosi della nostra cultura, significa affermare che la bellezza può e deve mettersi al servizio del bene. Cosa vedremo in passerella?

Sarà un omaggio alla storia della moda italiana. L’iniziativa, patrocinata da Pitti Immagine e Comune di Firenze, sarà una vera e propria celebrazione della bellezza e dell’impegno sociale: in passerella, circa 70 abiti iconici firmati dai più prestigiosi stilisti italiani –– i primi abiti sono di Armani, Balestra, Beccaria, Capucci, Cavalli, Coveri, Ferragamo, Ferrè, Ferretti, Gattinoni, Gucci, Janson, Kiton, Laug, Moschino, Pucci, Scervino - indossati da ragazze e ragazzi di tutta Italia. Un omaggio alla moda italiana e alla sua storia, reinterpretata in chiave solidale e di sostenibilità. Qual è il legame tra moda e solidarietà?

Sostenere la prevenzione e la cura del tumore al seno è un gesto che restituisce profondità a ogni dettaglio della sfilata. La moda può raccontare storie, ma quando si mette al servizio della solidarietà, può anche scrivere futuro. A condurre la serata ci sarà Drusilla Foer. Perché proprio lei? Perché Drusilla è classe, ironia, cultura. Ha la capacità di dare voce agli abiti, trasformando una sfilata in un racconto, una liturgia della bellezza. Sarà lei a guidarci con la sua voce e la sua sensibilità, rievocando l’atmosfera degli atelier storici. In un contesto così solenne come Palazzo Vecchio, la sua presenza sarà la chiave per rendere l’evento non solo elegante, ma profondamente umano.

Cosa si porta a casa chi partecipa a questa serata?

Una consapevolezza nuova. E magari anche la voglia di fare la propria parte. Perché ogni gesto, anche il più piccolo, contribuisce a un cambiamento più grande.