REDAZIONE FIRENZE

"In chiesa niente abbracci. Ma non si dimentichi il male che si verifica lontano da qui"

Dom Bernardo Gianni, abate di San Miniato a Monte: "Male l'assalto ai supermercati. E non dimentichiamo le tragedie di Siria e Africa"

L'abate Bernardo Gianni guida San Miniato a monte

Firenze, 29 febbario 2020 - Acquasantiere vuote, segno della pace senza strette di mani o abbracci, eucaristia distribuita nelle mani e non più sulla lingua. I consigli dei vescovi toscani sono stati recepiti nelle chiese

Qual è la reazione nelle chiese?  

"Responsabile. Ognuno comprende  le motivazioni che hanno portato a quelle decisioni. Che si osservano nell'interesse della salute propria e altrui" - risponde dom Bernardo Gianni abate di San Miniato a Monte a Firenze,  scelto da papa Bergoglio per guidare gli esercizi spirituali della curia romana per la quaresima 2019 .  

I fedeli si adeguano?

"Dall'altare non abbiamo modo di controllare se al segno della pace non vi siano mani strette o abbracci. Ma penso che le indicazioni siano rispettate".

Nelle omelie si riferisce al coronavirus?

"Non l'ho mai fatto direttamente, anche se mi sono richiamato alla necessità di evitare eccessi, di osservare la moderazione".

A cosa si riferisce ?

"Implicitamente all'uso della mascherina ove non sia necessario e all'assalto ai supermercati, cifra del livello raggiunto dalla nostra società".

E invece?

"Ho invitato a pregare  perché si riesca a distinguere sempre dove stia il male".  

In che senso?

"La vicenda del Coronavirus ha cancellato  dall'attenzione la recrudescenza della nuova strage che si sta perpetrando in questi giorni in Siria, con vittime innocenti compresi  bambini. E ha cancellato l'invasione delle cavallette in Africa. Si tratta di eventi che non influiranno sul nostro pil e che gli effetti del coronavirus non eguaglieranno mai per effetti. Ma che teniamo lontani da noi. Del male  occorre avere una visione globale. Non c'è solo quello che vediamo sotto i nostri occhi"