Clienti al mercato delle poltrone

Il direttore de La Nazione risponde ai lettori

L'editorialista de La Nazione Marcello Mancini

L'editorialista de La Nazione Marcello Mancini

Firenze, 28 agosto 2014 -  CARO DIRETTORE, era ora che qualcuno mettesse le mani nel ’fango’ di partecipate & municipalizzate, e tentasse di sforbiciare poderosamente queste macchine mangiasoldi (pubblici). Per decenni abbiamo visto politici trombati andare a occupare poltrone in enti con bilanci perennemente in rosso. Non se ne poteva più. Ma che sia un taglio serio, caro Renzi.

Orlando Neretti, via mail

 

SE VUOLE una previsione, signor Orlando, il taglio ci sarà di sicuro, ma il vizio di riciclare i politici nelle sottopoltrone del potere continuerà. E se vuole saperla proprio tutta, secondo me diminuiranno le aziende partecipate da una parte e ne nasceranno di nuove dall’altra. Non sarebbe la prima volta. Ricorderà che mentre già si parlava di razionalizzare le aziende sanitarie, si inventantarono le Società della salute, altri carrozzoni strapieni di «trombati». Quindi non conterei su un «taglio serio», come lei, giustamente, auspica. Vede, per i costumi italiani è troppo difficile rinunciare al poltronificio. Dove li mettiamo gli ex sindaci e gli ex assessori che mai hanno lavorato in vita loro? Ci si è messa anche l’abolizione delle Province a sottrarre migliaia di opportunità. La speranza è che il ricorso sempre più frequente a esponenti della società civile per incarichi pubblici, ad essa riconsegni i benemeriti della politica che hanno finito il servizio. Solo così chiuderà il mercato della poltrone. Per esaurimento clienti. 

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