REDAZIONE FIRENZE

Chiude filatelia Mariani "Firenze è cambiata"

La proprietaria, Gabriella Bianchi, getta la spugna: "Questa città non è più la stessa di quarant’anni fa"

La storia, i costumi e le tradizioni di un popolo racchiusi in un capolavoro grafico di pochi centimetri. I francobolli, oltre ad essere stati lo strumento indispensabile per inviare le lettere di carta, sono diventati nel corso degli anni un autentico oggetto di culto per i collezionisti. A Firenze il negozio di via Nazionale, la filatelia Mariani gestita da Gabriella Bianchi, ha chiuso i battenti dopo quaranta anni di attività. Un pezzo della Firenze popolana, colta ed elitaria al tempo stesso, descritta dalla penna inarrivabile di Vasco Pratolini che cede il passo alla globalizzazione.

"Ho 79 anni e nonostante abbia avuto la possibilità col mio lavoro di conoscere persone straordinarie, il peso del tempo si fa sentire – racconta Gabriella Bianchi –. Il Covid è stato l’escamotage per chiudere, ma in realtà erano molti mesi che ci pensavo. Anche per un discorso di sicurezza: nella cassaforte custodivo francobolli importanti, che potevano arrivare ad una valutazione superiore alle duecentomila euro. E purtroppo la mia Firenze non è più la stessa di quarant’anni fa. Il fondo è di mia proprietà e nonostante abbia chiuso domenica scorsa ho già ricevuto numerose offerte. Nelle prossime settimane le valuterò, ma al momento non so dire con certezza che tipo di attività prenderà il posto della filatelia. Sicuramente non sarà nulla di affine al collezionismo e al mondo dei francobolli". Sul tema è intervenuto anche l’esponente della Lega, Marco Cordone. "Da appassionato di filatelia e da fiorentino sono davvero molto dispiaciuto per la chiusura della Filatelia Mariani. Il punto vendita di via Nazionale era un autentico punto di riferimento per noi collezionisti. Si potevano trovare tanti tipi di francobolli, da quelli degli antichi Stati Italiani, al Gronchi Rosa, fino a quelli più recenti".

Christian Campigli