
I carabinieri appongono i sigilli all’abitazione che veniva utilizzata come casa di appunt
Scandicci (Firenze), 28 ottobre 2019 - Un terratetto del tratto di via Pisana nel Comune di Scandicci ospitava un centro massaggi che in realtà altro non era che una ‘casa chiusa’ dove alcune giovani ragazze orientali, finiti i primi convenevoli, si prostituivano. Siccome però non erano ‘autonome’, ma a regolare la loro attività c’era una «maman», i carabinieri in forza al Nucleo Operativo e Radiomobile di Scandicci hanno proceduto all’arresto di quest’ultima, una cinese di 48 anni, per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. In casa tra le ‘girls’ c’era pure una 45enne cinese sfruttata. L’arresto a conclusione di un’attività investigativa che ha riguardato un più ampio controllo del territorio.
Troppo numerosi i movimenti di persone nei pressi di quel terratetto situato lungo la via Pisana, in una zona molto trafficata e facilmente accessibile. I primi accertamenti sono stati condotti mediante accertamenti on-line e sul territorio, e hanno ulteriormente orientato gli approfondimenti verso la concreta ipotesi di un giro di prostituzione. Restava da verificare l’eventuale presenza di qualcuno che tenesse le fila di questo giro. Dal quadro indiziario è emersa abbastanza presto la figura di una donna che fissava appuntamenti mediante contatti su un’utenza telefonica pubblicizzata su un sito web di incontri; una volta consentito l’accesso, la persona interessata diventava cliente, non prima di aver pagato una somma, variabile tra i 30 e 50 euro. A questo punto l’«utilizzatore finale» per dirla con una definizione storica, veniva indirizzato verso il soggetto femminile con cui avrebbe potuto intrattenersi piacevolmente per la prestazione richiesta.
I carabinieri – una volta entrati nel terratetto a luci (soffuse) rosse – hanno trovato «elementi inconfutabili a riscontro dell’ipotesi iniziale» utili a ricostruire le modalità di contatto tra organizzatori e clienti e di incontro ragazze-clienti. Sequestrati dai militari notevoli quantità di non meglio precisati ‘ferri del mestiere’, e di denaro, versato per le (tante) prestazioni garantite dalle ragazze. Arrestata, la gerente dell’attività è stata rinchiusa a Sollicciano e per evitare che i delitti venissero protratti – ovvero portati a conseguenze ulteriori – l’abitazione di via Pisana è stata sottoposta a sequestro preventivo.
G. Sp.