Dottori di ricerca: in 160 festeggiati a Palazzo Vecchio

Il corteo da via del Proconsolo a piazza della Signoria e poi il lancio del tocco

Firenze, 20 settembre 2022 -  Si è svolta stamattina la cerimonia di conferimento del titolo di Dottore di Ricerca del 34esimo ciclo. L'Ateneo fiorentino ha festeggiato 160 dottori e dottoresse che hanno portato a termine il loro percorso di studi, raggiungendo il massimo titolo di istruzione previsto dall'ordinamento universitario.  La celebrazione si è tenuta a Palazzo Vecchio, alle 11, all'interno del Salone del Cinquecento. I dottori hanno percorso le strade del centro, indossando toga e cappello. Il corteo è partito da via del Proconsolo ed è arrivato in piazza della Signoria.  L'Ateneo conta di 26 corsi di dottorato e più di 50.000 studenti in tutta l'Università di Firenze. Poco più della metà dei 160 allievi sono dottoresse. 

Gli interventi 

Ad aprire la cerimonia è stato il sindaco Dario Nardella, che si è complimentato con i dottori e le dottoresse: "La passione che avete messo nel vostro percorso è la linfa vitale necessaria per la nostra comunità. Grazie per ciò che farete, avremo bisogno di voi. Buona fortuna".  Poco dopo è intervenuto il presidende della Regione, Eugenio Giani, che ha parlato dell'importanza che hanno gli studi specializzati nella nostra società.  Alessandra Petrucci, rettrice dell'Ateneo fiorentino, ha ricordato del rapporto fondamentale tra università e città e ha augurato ai nuovi dottori "Che la passione e la fantasia vi siano compagne nel quotidiano della vostra professione".      Verso la fine della cerimonia a prendere parola sono stati Stefano Cannicci, delegato al dottorato di ricerca e Luca Ughetti, dottore specializzato in Studi Storici.     La celebrazione ha vissuto un momento musicale speciale, con il Quintetto dell'Università di Firenze, diretto da Gabriele Centorbi.           

I commenti dei dottori specializzati

Dopo la cerimonia, i dottori sono scesi in piazza della Signoria per  il tradizionale lancio del tocco, ovvero il lancio del cappello in aria. Hanno così festeggiato la fine del loro percorso. Tanta la gioia e la soddisfazione di essere riusciti ad arrivare in fondo ad un percorso formativo e  stimolante, ma allo stesso tempo ostacolato dai difficili anni della pandemia. "Abbiamo dovuto cambiare i nostri progetti, sicuramente abbiamo avuto opportunità diverse rispetto a quelle che ci eravamo immaginati", sono queste le parole di Maddalena Branchi, 33 anni, dottorata in restauro dell'Architettura.

In molti la voglia di voler proseguire nell'ambito della ricerca e di poter collaborare con l'università. "Ho collaborato con il CNR ( Centro Ricerca e Impresa) di Sesto Fiorentino, l' istituto di fisica applicata. Mi sono occupato di analizzare zone tumorali attraverso nanoparticelle di oro", ha raccontata Alessio Milanesi, 30 anni, dottorato in Scienze Chimiche.                                             

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