"Stiamo parlando di ribassi irrisori rispetto agli aumenti che ci sono stati. Questo non si può considerare un risultato ma un punto di partenza. Cosa sono pochi euro, perché di questo si ragiona, a fronte dell’impennata vertiginosa degli ultimi anni?" Leonardo Margarito (nella foto), studente universitario e anima dell’associazione di giovani Fuori Scena, non vede certo il bicchiere mezzo pieno di fronte ai numeri che fanno registrare una lieve inflessione delle ’tariffe’ per gli affitti di una stanza a Firenze.
Secondo le ultime indagini, i canoni di locazione per gli studenti fuorisede stanno registrando un lieve ribasso perché sempre più proprietari hanno deciso di affittare il proprio immobile in condivisione.
"Se i piccoli imprenditori vedono negli universitari una platea su cui investire, perché sicura e continuativa, si cerchino formule adatte per un ventenne che deve pagare affitto, utenze e spese a cui, oggi come oggi, solo in pochi riescono a fare fronte. Tanti miei compagni di corso si sono visti raddoppiare l’affitto, qualcuno si è dovuto spostare da Firenze perché era impossibile a sostenere costi simili".
La strada per arrivare a un equilibrio tra domanda e offerta è ancora lunga. Cosa si potrebbe fare?
"Guardando Firenze, bisognerebbe anche che il Comune censisse le zone universitarie per capire la destinazione di tanti immobili . Ci sono tante residenze che sono prettamente a scopo turistico. Il grande risultato sarebbe trasformare le zone universitarie in cittadelle dove gli studenti possano abitare e sentirsi parte di una città che spesso non li ha saputi integrare".
Dal Governo, invece, cosa vi aspettate?
"Bisogna arrivare a definire una soluzione economica in cui il Governo finanzi un bonus casa per gli universitari fuorisede e perché no una convenzione con Trenitalia per gli studenti pendolari. Bisogna prendere dei provvedimenti che possano realmente aiutare i giovani e le loro famiglie stremate dai rincari generalizzati. Studiare deve essere un diritto non un lusso".
Rossella Conte