SANDRA NISTRI
Cronaca

Case Passerini, termovalorizzatore addio

Il Comune restituisce alla Città Metropolitana i due milioni e 370mila euro che sarebbero dovuti servire per gli espropri dei terreni

di Sandra Nistri

Ormai tutti lo hanno capito. L’inceneritore di Case Passerini rimane solo sulla carta, anzi sulle carte del piano regionale dei rifiuti ma, dopo le battaglie a suon di ricorsi alla giustizia amministrativa che ha visto fra i protagonisti il Comune di Sesto, è un’opera che non sarà mai realizzata. A rimarcare, se mai ce ne fosse bisogno, questa tesi c’è anche un gesto formale compiuto dall’amministrazione sestese che annuncia la restituzione alla Città metropolitana di Firenze dei 2,37 milioni di euro destinati agli espropri per la realizzazione dei "boschi della Piana", opera di compensazione e mitigazione per l’impianto. La decisione – di fatto un atto dovuto, ma sicuramente con un significato importante - è contenuta in una delibera, legata al bilancio, approvata nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale. La cospicua somma era stata trasferita al Comune di Sesto nel 2011 dall’allora Provincia di Firenze sulla base dell’accordo di programma sottoscritto, due anni prima, dagli enti interessati al progetto. In particolare la Provincia, poi Città Metropolitana, in base a quanto stabilito avrebbe dovuto progettare e realizzare i boschi quale misura di mitigazione degli effetti ambientali dell’inceneritore di Case Passerini. Per permettere gli espropri la ex Provincia aveva trasferito al Comune di Sesto le risorse necessarie: l’operazione, però, era subordinata al completamento da parte della stessa Provincia di tutte le procedure che non sono state portate a termine. Per questo il Comune di Sesto non ha mai provveduto agli espropri né i boschi sono mai stati realizzati. Da qui la restituzione della consistente cifra che non è stata utilizzata per gli scopi prefissati e, come accade di rado in questi casi, ora viene rimandata al mittente con grande soddisfazione: "Dopo tanti anni voltiamo definitivamente pagina – sottolinea infatti l’assessore all’ambiente Beatrice Corsi - La restituzione di questi fondi rimasti a lungo fermi nella parte vincolata del nostro bilancio mette la parola fine a un progetto sbagliato che troppo a lungo ha monopolizzato il dibattito sul tema della gestione dei rifiuti".

Ora – secondo l’amministrazione sestese – è tempo però di stralciare l’inceneritore di Case Passerini anche dalle ‘carte’: "L’impianto – prosegue Corsi - è stato nei fatti accantonato da tempo, ma ancora ne resta la previsione nel Piano regionale dei rifiuti. È urgente arrivare al più presto a una revisione della dotazione impiantistica della nostra regione, ponendo al centro obiettivi di sostenibilità, riduzione dei rifiuti e scelta delle tecnologie più avanzate e innovative per minimizzare gli impatti".