Cartonificio C’è l’accordo

Il risultato dopo una trattativa fiume con l’azienda. Moratoria di due anni: trasferimento scongiurato

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di Sandra Nistri

Una moratoria di due anni, fino al 30 giugno 2024. Dopo una discussione fiume, cinque ore filate in cui le diverse parti al tavolo si sono contrapposte, è stato questo l’accordo trovato ieri pomeriggio per il Cartonificio fiorentino nell’incontro che ha visto confrontarsi, nel palazzo comunale di Sesto, le istituzioni, Regione e Comune di Sesto con il consigliere per il lavoro del presidente della Regione Giani Valerio Fabiani e il sindaco Lorenzo Falchi, sindacati e Rsu aziendale e la proprietà Pro Gest rappresentata dal CFO Paolo Fregolent e dal direttore generale Pierugo Gambiera. Ancora assente il ‘patron’ Bruno Zago. L’incontro era stato convocato in continuità con quello dello scorso 7 giugno nel quale il consigliere Fabiani, per conto della Regione, aveva messo sul tavolo la proposta di una moratoria fino a fine 2025 per il Cartonificio che avrebbe consentito di mantenere la storica azienda per altri tre anni sul territorio sestese scongiurando, almeno per questo periodo, il paventato trasferimento della produzione ad Altopascio e consentendo il percorso verso la pensione di diversi lavoratori. Alla fine il risultato, arrivato dopo le 20, convince le Rsu aziendali anche perché la prima proposta avanzata ieri della proprietà si limitava ad un anno di moratoria, fino al 2023. Lasso di tempo giudicato insufficiente da tutte le altre parti in causa tanto che per trovare una convergenza è occorso un lunghissimo confronto, anche con sessioni separate. Alla fine, però, i dipendenti, che ieri avevano anche minacciato il blocco dello stabilimento in caso di mancato accordo, si dicono soddisfatti: "E’ un accordo positivo – spiega Simone Pinelli referente della Rsu - che ripaga la lotta portata avanti dai lavoratori. Ora fino al 2024 si apre un percorso con la possibilità che si debba andare ad Altopascio ma anche che possa essere trovata una collocazione per un nuovo stabilimento in zona, cosa che chiaramente auspichiamo. Positivo sia stato messo nero su bianco che qualsiasi scelta dovrà essere concordata con Regione, sindacati e Comune". Determinante sembra essere stato il ruolo, oltre che dei sindacati, delle Istituzioni.

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