Firenze e il caos movida, ingressi a scaglioni in piazza

Un altro sabato di bagordi in strada in barba alle regole. Santo Spirito la zona più critica. Scatta il nuovo piano della Municipale

Movida a Firenze (New Press Photo)

Movida a Firenze (New Press Photo)

Oltrarno incorreggibile. Non ne fa una buona. Dopo un venerdì sera di passione è arrivato – puntualissimo – il bis del sabato con resse, schiamazzi, mascherine abbassate e birre tracannate con tanto di contatti ravvicinati del primo del secondo e pure del terzo tipo.

La poco edificante medaglia della "zona più incasinata" finisce ancora una volta, manco a dirlo, sul petto dell’anarchica Santo Spirito a cui diamo voto 0 per l’adesione ai protocolli di sicurezza (a proposito non c’è nulla di ganzo e di ribelle a mettere in pericolo la salute di tutti...) e soprattutto per le vergognose provocazioni ai vigili urbani, in piazza non per multare ma solo per invitare alla prudenza. Voto 4 ai frequentatori di Sant’Ambrogio, dei Ciompi e di piazza della Repubblica, più accorti di venerdì, ma comunque sempre troppo ’assembrati’.

Meglio i lungarni, voto 6 alle Rampe con i ragazzi (tanti sulla trentina) più o meno distanziati. Un bell’8 va invece, a sorpresa, a Santa Croce, placida e educata senza le mandrie di ragazzotti stranieri imbenzinati.

Chiusa la parentesi pagelle c’è da registrare il fatto che il caos non è sfuggito agli occhi attenti della polizia municipale tanto che il comandante Giacomo Tinella ha annunciato l’avvio di una piccola rivoluzione: l’ingresso a scaglioni nelle piazze nei momenti di maggior affluenza. In campo per evitare assembramenti insieme con la polizia municipale anche carabinieri, guardia di finanza e polizia.

"E’ innegabile che i maggiori problemi si registrino in piazza Santo Spirito, sia per la grandezza che per la presenza di numerosi locali" spiega Tinella che sottolinea anche come sia più difficile "contenere un’utenza più giovane rispetto ad altre zone del centro storico dopo giovani più maturi rispettano meglio le regole".

"Abbiamo studiato un nuovo piano, – dice poi – un’ipotesi di regimentazione degli accessi in certe aree. Il che non vuol dire piazze a numero chiuso ma evitare nuovi accessi in zone già affollate". "Nelle varie zone sulle quali siamo intervenuti nel fine settimana – ha spiegato ancora Tinella – abbiamo controllato che fossero rispettate le distanze e che tutti indossassero la mascherina nel modo corretto". Gli agenti impiegati nel nuovo piano, oltre ad avvalersi della collaborazione degli steward dei locali e delle segnalazioni dei cittadini, daranno anche informazioni sul corretto uso della mascherina e sul distanziamento sociale.

"Bisogna capire – è la conclusione del capitano quale modello adottare. La prossima settimana implementeremo il numero delle pattuglie e, inoltre, dagli operatori commerciali c’è la disponibilità a mettere in campo personale volontario per gestire gli afflussi".

Intanto ieri all’ora dell’aperitivo (altro orario delicato, due sabati fa in piazza Poggi dovettero intervenire i carabinieri per distanziare le persone) abbiamo dato un’occhiata ai luoghi di ritrovo della città. Sempre affollati i lungarni ma con distanziamenti accettabili.

Situazione tutto sommato tranquilla anche in Sant’Ambrogio mentre la sorpresa vera è stata Santo Spirito. Tanti ragazzi a bere vino e birra sul sagrato della basilica ma, stavolta, tenendo le debite distanze. Hanno imparato la lezione? Diciamo piuttosto che davanti a loro c’erano due vigili e altrettanti poliziotti. E i ragazzi tutti composti come bravi scolaretti.

 

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