Canoista disperso al lago di Bilancino, l'amico: "Continuo a sperare"

Ricerche sospese nel tardo pomeriggio di domenica

Le ricerche e, nel riquadro, il canoista scomparso (Germogli)

Le ricerche e, nel riquadro, il canoista scomparso (Germogli)

Prato, 7 marzo 2016 - «Continuo a sperare che in qualche modo Romano sia salvo». Duccio Cipriani, amico dell’ottantenne sparito in canoa sabato a Bilancino, ieri mattina presto era già nella zona del lago. Non appena ha saputo della scomparsa, si è precipitato sul posto. Romano Giusti, pensionato già titolare della nota autoscuola «4R» di via San Vincenzo a Prato, nel centro storico della città, a due passi da San Domenico, era socio dello Sporting club in via Firenze, lo stesso frequentato da Cipriani. Di lui non ci sono notizie ormai da due giorni, ma nel frattempo è stata ritrovata la sua canoa. Rovesciata.

 

«Veniva al club ogni giorno - racconta ancora Cipriani - e ho appreso la notizia della sua scomparsa proprio dal gruppo Whatsapp del consiglio del club, che da stamani (ieri, ndr) non ha mai smesso di aggiornarsi. Così sono andato a Bilancino, prima che il tempo peggiorasse di nuovo e ho potuto vedere la perlustrazione di tutto lo specchio d’acqua fatta dall’elicottero del soccorso. Penso che un eventuale cadavere avrebbe dovuto affiorare dall’acqua. Invece no. Quindi continuo a pensare che ci sia un’altra spiegazione per questo suo silenzio. E’ vero che la canoa di Romano è stata ritrovata, ma c’è chi dice rovesciata e chi invece dice a riva e con le scarpe da ginnastica all’interno. Ancora non si sa cosa può essere successo».

Sta di fatto che anche ieri le ricerche (condotto dai vigili del fuoco del comando di Firenze, con il nucleo sommozzatori di Livorno) non hanno dato frutto e sono state sospese intorno alle 18,30 per il peggiorare delle condizioni meteo. Cipriani rivela anche qualche novità, rispetto alla ricostruzione della scorsa giornata. Ad esempio che l’ultimo avvistamento di Giusti a bordo della sua canoa non sarebbe avvenuto alle 14.30, ma alle 16 da parte di alcuni pescatori che si allontanavano dal lago per fuggire alla tempesta che stava incombendo.

«Mi hanno raccontato - dice Cipriani - che stava cominciando a grandinare e e che lui a quell’ora, le 16 appunto, si trovava nell’area davanti al Bahia». Duccio Cipriani descrive così l’amico Romano: «E’ sportivissimo, riservato. Una bravissima persona, sempre un passo avanti. Alla sua età fa di tutto: canoa, sci di fondo, nuoto e camminate. Ogni giorno viene allo Sporting, si cambia e va a fare una passeggiata in collina. C’è sempre da imparare da uno così». Romano Giusti da qualche anno si era ritirato dall’autoscuola, lasciandone la gestione ai tre figli Donatella, Viviana e Francesco. Ognuno di loro ora si occupa di una sede diversa della storica e conosciutissima «4R», che ha fornito la patente di guida a mezza città.

 

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