SOFIA FRANCIONI
Cronaca

Bocciodromo da salvare. "Stop, è un pezzo della nostra vita"

Sul destino dell’impianto all’Albereta il Comune non si pronuncia

Soci e amatori della bocciofila il 16 luglio hanno presidiato contro le ruspe

Firenze, 24 luglio 2018 - La ferita è ancora aperta al civico 1 in via dell’Albereta. Sul destino del bocciodromo l’amministrazione, dopo aver rinviato di dieci giorni la sua demolizione, fissata inizialmente per il 16 luglio, non si pronuncia. "Tutto tace – dichiara il presidente dell’Asd Albereta, Marco Foggi – ma non le nostre piste, che sono sempre aperte da mattina a sera e più frequentate che mai. E’ infatti continuando a giocare, che speriamo di vincere quest’insensata guerra".

La storica bocciofila, costruita negli anni ’70, nonostante per le carte abbia una fine decretata, neanche un giorno è stata lasciata incustodita dai suoi soci e amatori, che da una vita passano quotidianamente a trovarla come fosse un rito e che il 16 luglio hanno presidiato pacificamente lo stabile per difenderlo dalle ruspe. Una battaglia silenziosa che non ha potuto non toccare anche il nostro giornale, attento già dallo scorso ottobre a seguire passo dopo passo le mosse dell’amministrazione e ad ascoltare le tante voci dei soci, che all’unisono affermano: "Questo posto è casa nostra".

A mettere in discussione la sopravvivenza del Bocciodromo è la legge regionale 21 del 2012 in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d’acqua. Normativa che al tempo mise in discussione anche la conservazione degli impianti di Rari Nantes e Canottieri che, come il Bocciodromo Albereta, sono situati in una golena del fiume Arno, sulla sua riva sinistra.

Ma se per Rari Nantes e Canottieri nel 2016 venne cucita su misura una modifica della legge, che garantisce le strutture presenti da almeno quarant’ anni, per l’Albereta non arrivò in soccorso nessuno.

"Sentiamo però la vicinanza delle persone e della stampa locale, che ci danno forza e ci incoraggiano a continuare nella nostra battaglia, a nostro avviso giusta e doverosa – afferma il vicepresidente Andrea Calderai – è infatti priva di fondamento la volontà da parte dell’amministrazione di distruggere un luogo di ritrovo storico e frequentato come il nostro, per costruire cosa poi? Un campo da beach volley, che sarebbe utilizzabile esclusivamente d’estate e dai più giovani. La maggior parte dei frequentatori della nostra bocciofila sono anziani, nonni e genitori, che vengono qui per prendere una boccata d’ossigeno dalla loro solitudine e per condividere insieme la passione per il gioco delle bocce. Tra di noi ci sono dei giocatori iscritti alla Federazione italiana di bocce (Fib) molto bravi e il nostro impianto è tra i migliori di Firenze. Inoltre, se non dovesse bastare, la demolizione di questo posto è anche molto dispendiosa per le casse pubbliche".

A 174.240 euro ammonta la gara d’appalto per la demolizione del bocciodromo, bandita ad aprile 2016. Gli angeli custodi dell’Albereta hanno chiesto all’amministrazione, tramite legale, un riesame del progetto e stanno attendendo da giorni una risposta. Grazie alla loro tenacia hanno vinto la battaglia di rinviarne la demolizione, ma ce la faranno a vincere la guerra? Sono speranzosi, ma rimangono in guardia. D’altronde si sa: vicino, conta solo a bocce.