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"Basta con gli sfratti" Disperato sale su una gru Scende solo dopo sei ore Incontro coi servizi sociali

L’uomo, 55 anni, disoccupato dopo il Covid rischia di dover lasciare casa. Occupazione viale Corsica: ’Comune, i poveri esistono. Serve una soluzione’.

L’essenziale che non è invisibile agli occhi. Ma lo diventa: una casa. Il 23 maggio altro sfratto esecutivo: Renato e famiglia dovranno, dovrebbero abbandonare la...’loro’, in via Perosi. Non ci dorme la notte. Ieri mattina è salito su una gru di quaranta metri nel cantiere di Cogefa Costruzioni generali nel viale Belfiore, quello dello Student Hotel poi Social Hub. Inaugurazione a fine 2024. Da una ventina di metri, Renato srotola uno striscione: Basta sfratti. Case per tutti. L’essenziale che (non) è invisibile agli occhi. La Digos dialoga con lui, 55 anni, albanese, dal tetto di un blocco in costruzione. Dall’altra parte giovani di ‘Occupazione viale Corsica’: stesso striscione, stesso slogan. La speaker al megafono: ’Daje Rena’. Amministrazione accusata di "voler nascondere la polvere sotto il tappeto. "Invece i poveri esistono! E messi ai margini!". Diffuso un volantino: "..Col covid (Renato) ha perso il lavoro. Da un anno non riesce a pagare l’affitto. Tutti dovrebbero poter avere un tetto..ma l’amministrazione non offre soluzioni a chi rischia di perdere la casa, preferendo incentivare progetti di grande speculazioni: i sette student hotel e gli airbnb monopolio dei gruppi immobiliari. Pretendiamo soluzioni, che a Renato venga trovata una casa dignitosa e fino a quel momento venga rimandato lo sfratto". Poi una serie di dati sul caro-affitti e critiche a "una gestione che non costruisce nuove case popolari, né rende abitabili gli oltre 1200 alloggi erp in area metropolitana". Renato tratta; alle 13 dopo sei ore, scende. Oggi dovrebbe incontrare i servizi sociali per una sistemazione e rimandare lo sfratto. In una nota Dmitrij Palagi (arrivato in viale Belfiore) Antonella Bundu, di Sinistra Progetto Comune, sollecitano le istituzioni a "evitare soluzioni repressive e a garantire il diritto alla casa.Non è una vicenda non isolata: c’è chi rischia di non avere un tetto sulla testa, dall’altra c’è la possibilità di pagarsi un’esperienza con ’tutti i comfort". Ribatte l’assessore alla casa Benedetta Albanese: "Le politiche sull’abitare ci vedono impegnati, dai progetti di housing sociale alla ristrutturazione straordinaria delle case popolari, al mantenimento del contributo affitti con le sole nostre risorse causa tagli insensati del governo".

giovanni spano