Spaccate nei locali, preso mentre assalta un bar

Trentanovenne marocchino arrestato dalla polizia

Spaccata col tombino

Spaccata col tombino

Firenze, 3 dicembre 2022 - Tanti furti di varie "bande del tombino", spesso con magri bottini e tanti danni per le vittime. Dopo l’arresto nei giorni scorsi di due marocchini colti sul fatto all'Isolotto, i Falchi della Squadra Mobile hanno seguito altri episodi analoghi. In particolare hanno individuato uno scooter rubato a bordo del quale alcuni testimoni avrebbero visto allontanarsi un uomo dai luoghi di alcuni di questi recenti furti. La notte scorsa gli agenti hanno battuto tutte le strade cercando in lungo e in largo proprio questo mezzo a due ruote, fino a quando intorno alle 5 della notte scorsa lo hanno trovato parcheggiato in via Reginaldo Giuliani.

Il tempo di circondare l’area che i nostri poliziotti hanno sorpreso in azione un marocchino di 39 anni alle prese con la porta a vetri di un bar all’angolo con via Caldieri. L’uomo avrebbe prima tentato di sfondare la vetrata dell’esercizio con un posacenere, poi, non riuscendo nell’intento, avrebbe a questo punto provato a forzare l’ingresso con un cacciavite. Poi ha provato a scappare con lo scooter, ma è stato fermato e arrestato.

Per lui sono scattate subito le manette con l’accusa di tentato furto aggravato ma, secondo quanto ricostruito, la stessa persona si sarebbe resa poco prima anche protagonista di un altro colpo, questa volta messo a segno su un camper parcheggiato a Rifredi. Anche in questo caso non è escluso che i danni materialmente subiti dalla vittima, superino il valore delle cose trafugate alla rinfusa dal mezzo: tra queste, anche un set di racchettoni da spiaggia, a fronte di un finestrino brutalmente forzato. L’arrestato dovrà naturalmente rispondere anche della ricettazione del ciclomotore rubato, subito restituito al legittimo proprietario, nonché del porto ingiustificato del cacciavite e di un coltello a serramanico che aveva al seguito.

"Fenomeni come questo provocano indubbiamente un diffuso allarme sociale in quanto potenzialmente possono colpire chiunque. Per questo motivo ho dato un forte impulso a tutti i miei agenti, donne e uomini della Polizia di Stato che in questi ultimi giorni hanno lavorato senza sosta per fermare anche questi episodi di microcriminalità urbana”, ha commentato il questore Maurizio Auriemma. “Alcuni poliziotti, come i nostri Falchi - ha proseguito - lavorano in abiti civili, ma è come se avessero sempre addosso l’uniforme della Polizia di Stato...". Gli investigatori sono ora a lavoro per verificare eventuali responsabilità dei tre indagati, in merito ad altri analoghi furti e tentati furti avvenuti nelle ultime settimane.

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