
Un auto distrutta da un albero durante la tempesta di vento
Firenze, 10 marzo 2015 - QUARANT’ANNI di versamenti, ma nessuna certezza del rimborso. Le polizze contro il maltempo sono una vera giungla e tante sono le clausole del contratto che possono rappresentare “una via di fuga” per la compagnia assicurativa. Ne sa qualcosa Paolo Faccenda, proprietario di una villetta nel comune di Fiesole, a due passi da Firenze, che quarant’anni fa ha deciso di stipulare una polizza di responsabilità civile per tutelarsi nei confronti di terzi in caso di caduta dei pini e cipressi presenti nella sua proprietà, ma situati a ridosso della strada pubblica.
«In questi anni – racconta Faccenda – mai ho avuto bisogno di utilizzare la copertura assicurativa. L’evento dei giorni scorsi ha spezzato un cipresso che è caduto in parte sulla strada dove abito, danneggiando tre auto. Ho fatto le foto e, polizza alla mano, sono andato all’agente della mia assicurazione, ho fatto la denuncia e mi è stato chiesto di mandare tutti gli estremi dei proprietari delle auto con il loro recapito telefonico. Fino a qui tutto bene salvo che poi la compagnia ha iniziato a tergiversare, facendo presente che l’evento era eccezionale, paragonabile ad una calamità naturale, per cui ognuno doveva pagare i danni che aveva subìto».
Ieri, un mezzo passo indietro: l’assicurazione ha chiesto ai danneggiati dalle piante del signor Faccenda di inviare la loro richiesta, e poi valuteranno. «Ma possibile – è l’amara conclusione del nostro lettore – che dopo tanti anni di versamenti (circa 500 euro l’anno) non si è nemmeno sicuri di essere coperti dall’assicurazione?». La risposta sta nel contratto della polizza. Pagine che di solito non vengono nemmeno lette dal cliente, ma che possono riservare amare sorprese quando si tratta di dover riscuotere. Per questo al momento della stipula o del rinnovo della polizza, è bene dedicarsi alla lettura del contratto. Soprattutto se si tratta di polizze sulla casa. «Spesso infatti – spiega l’avvocato Silvia Bartolini, presidente di Codacons Toscana – vengono proposte ai proprietari con l’assicurazione verbale che ‘si è coperti da ogni rischio’, senza però scendere troppo nei dettagli». In realtà, fa presente l’avvocato, le polizze per le abitazioni coprono normalmente solo il rischio furto e incendio. Ci sono poi le polizze multirischi, che includono anche la responsabilità civile verso terzi per i danni che si possono provocare nello svolgimento della vita quotidiana. Spesso nella polizza multirischi sono compresi anche i danni che possono essere provocati a terzi dai propri animali domestici, ma non comprendono i danni provocati da calamità naturali. «Esistono anche, ma sono rare perché alquanto onerose – fa presente Bartolini – alcune polizze per abitazione casa che comprendono il rischio sismico, alluvioni, inondazioni, ovvero i cosiddetti “eventi catastrofali”, tra cui rientra anche il vento abnorme che è soffiato sulla Toscana. Per capire se può essere risarcito dall’assicurazione, chi è stato colpito dal maltempo dovrà leggere attentamente il proprio contratto e vedere se vi è incluso il cosiddetto ‘danno catastrofale’ da calamità naturale. In particolare, ci deve essere la copertura per i ‘fenomeni atmosferici’, che può riguardare solo i i danni riportati dalla propria abitazione o anche i danni provocati a terzi».