
FIRENZE
Non possiamo certo definirli incidenti sul lavoro anche se è proprio sul lavoro che sono accaduti. E, nonostante le denunce, certi fenomeni non sembrano attenuarsi.
Il più grave di due atti di violenza, fisica e verbale, rivolti a persone che stavano svolgendo un lavoro al servizio della collettività è quello accaduto venerdì pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale di Torregalli.
Qui, secondo quanto ricostruito dalle volanti della questura, un uomo che era in attesa del suo turno per essere visitato, ha dato in escandescenze e aggredito il personale, sferrando calci e manate.
La peggio, l’ha avuta un’infermiera che, per via di una gomitata ricevuta dall’esagitato, ha rimediato la frattura del naso.
L’uomo, un 40enne italiano, era arrivato al pronto soccorso del San Giovanni di Dio nella mattinata per ricevere cure mediche.
Dopo diverse ore di attesa, dopo essersi spazientito, per sua stessa ammissione, avrebbe aggredito in preda alla rabbia alcuni sanitari che in quel momento gli stavano cambiando la lettiga.
Il colpo più violento lo avrebbe preso in pieno volto l’infermiera che, secondo quanto appreso, avrebbe riportato la frattura multipla delle ossa nasali a seguito di una gomitata.
L’uomo, successivamente sedato, rischia ora una denuncia per lesioni ad incaricato di pubblico servizio. Analogo destino per un altro soggetto identificato sempre dalle volanti della polizia ancora nella giornata di venerdi.
In viale Nenni l’aggressione è toccata a un conducente di un autobus di Autolinee Toscane, il quale, per le intemperanze di un passeggero, è stato costretto a fermare il suo mezzo per una abbondanta mezz’ora.
Colpa del comportamento di un 23enne, straniero, che, secondo quanto ricostruito, avrebbe aggredito verbalmente il conducente per motivi da chiarire.
Il 23enne è stato identificato dagli agenti e denunciato per interruzione di pubblico servizio.
ste.bro.