"Aiutatemi a cambiare la scuola"

Il ministro Bianchi è intervenuto all’Oxfam Festival in un dialogo con i ragazzi: "Insieme a voi si può fare"

Migration

All’Istituto degli Innocenti di Firenze si è aperta oggi la prima edizione di Oxfam Festival-Creiamo un futuro di uguaglianza. Tra gli argomenti trattati ci sono la salute, l’uguaglianza, i diritti, il lavoro dignitoso, il tema delle persone in fuga e la povertà educativa. Tutte tematiche che si inseriscono in un più ampio quadro di impegno contro le disuguaglianze presenti nel nostro paese. Dopo l’intervento, in mattinata, del ministro del lavoro Andrea Orlando, nel pomeriggio si è parlato di scuola, con il collegamento da Roma del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. L’iniziativa è stata introdotta da un confronto, mediato dal vicedirettore de La Nazione, Pietro Fachin, sui temi della povertà educativa e delle nuove proposte per il futuro. "Se potessi cambiare le cose – ha detto Alessandro Guarducci della Cooperativa Macramè – vorrei che la scuola fosse più accogliente, meno giudicante nei confronti dei ragazzi".

Anche Alessandro Bechini, responsabile italiano dei programmi Oxfam, ha commentato: "La soluzione è connettere l’ambiente scuola con la realtà territoriale vissuta dagli studenti". È poi intervenuto il ministro Bianchi, in un dialogo con una rappresentanza di studenti toscani guidato da Bernard Dika, consigliere della Regione Toscana all’innovazione e alle politiche giovanili. Gli studenti hanno intavolato alcuni dei temi più attuali e problematici del nostro sistema scolastico, dall’interattività alla necessità di vivere la scuola come un ambiente di crescita personale.

"Più che cambiarla, vorrei aggiungere delle cose alla scuola, partendo dalla figura dell’educatore, che nelle cooperative è capace di guidare i ragazzi", ha detto uno degli studenti. "Con il nostro lavoro dobbiamo creare spazi di condivisione nei quali applicare insieme le conoscenze acquisite – ha risposto Bianchi –. Quindi vi chiedo di aiutarmi a cambiare la nostra scuola: se riuscissimo a creare un grande movimento per rivoluzionarla in termini empatici, sarebbe un enorme traguardo per tutti voi e per i ragazzi che vi seguiranno in questo percorso".

Altro tema fondamentale la responsabilità dello Stato nella lotta contro la disuguaglianza: "Come possiamo far diventare la scuola quel volto della Repubblica che rimuove gli ostacoli alla completa realizzazione?" ha chiesto Bernard Dika. "Sono convinto che lavorare per una scuola più aperta ed egualitaria è possibile – ha concluso Bianchi – ma ci serve il vostro aiuto: ragazzi. Si può fare, facciamolo insieme".

Alessia Raffaelli

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro