Aeroporto e pista più corta di 200 metri Giani: "Niente ping pong sulla lunghezza"

Toscana Aeroporti: "Disponibili al confronto tecnico. Già tenuti incontri con Prato e Campi". E Palazzo Vecchio si chiama fuori

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di Paola Fichera

Sul taglio di duecento metri alla, finora solo progettata, pista dell’aeroporto di Peretola la querelle politica non si placa. Con il il tavolo del possibile accordo che sembra saltato ancora prima di essere stato convocato. La barricata di ’no’ subito innalzata dai comuni della piana, Sesto Fiorentino in testa, ma con Prato a Campi pronti a seguirlo, ha costretto Toscana Aeroporti a scendere ufficialmente in campo e il governatore Eugenio Giani a rimettere i puntini sulle "i".

Toscana Aeroporti ha ribadito ieri "la disponibilità al dialogo purché sia finalizzato alla condivisione delle soluzioni e non alla procrastinazione delle decisioni". Da parte della società di gestioni degli scali fiorentino e pisano nessuna intenzione di "entrare "nel confronto politico per la definizione dello sviluppo strategico del territorio" ma Ta si definisce pronta al "confronto tecnico tecnico sull’articolazione del master plan dell’aeroporto di Firenze". Tant’è che lo scorso giugno "il vertice e i tecnici della società hanno incontrato i sindaci di Prato e Campi Bisenzio mostrando il piano di sviluppo infrastrutturale". E in quella occasione la società "ha prospettato le possibili fasi di sviluppo del piano e la disponibilità a stabilire un tavolo di confronto con le strutture tecniche dei due comuni, al fine di condividere percorsi e soluzioni". Ecco perché Ta è "stupita dalle parole del sindaco di Prato che lamenterebbe il coinvolgimento dei territori, quando alla proposta di un tavolo tecnico non ha mai dato seguito".

Chi sull’argomento taglia corto è il presidente della Regione, Eugenio Giani, poco disponibile al balletto dei ’no’ che arrivano dai comuni della piana. "Quando decideremo di metterci a un tavolo – spiega – lo faremo con cognizione di causa e non sarà certo il ‘ping pong’ sulla lunghezza della pista, faremo un ragionamento complessivo sull’infrastrutturazione dell’area che dovrà avere una pista che consenta più sicurezza ed efficienza per dare a Peretola il ruolo di city airport". Giani ha poi ribadito di vedere la necessità di una rete di infrastrutture tra "Firenze e Prato e in quell’area che comprende Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Signa, Lastra a Signa, Scandicci e Calenzano che deve essere pianificata nel complesso con servizi e collegamenti che non siano solo stradali. E in questa area – ha aggiunto – è evidente che l’aeroporto viene di conseguenza e deve essere ben funzionale e integrato con Pisa che vuole essere l’aeroporto della Toscana avendo anche i voli intercontinentali. Quando con i sindaci e i tecnici ci metteremo al tavolo – è la conclusione – potremo anche discutere dei 100-200 metri in più della pista di Firenze".

Palazzo Vecchio invece, nonostante le ‘aperture’ sul fronte pisano del sindaco Nardella, sulla querelle alza le mani. Ieri è stato l’assessore Giorgetti a rispondere in consiglio comunale a Sinistra progetto comune: "ad oggi il Comune non ha avuto un formale confronto con la Regione né con Toscana Aeroporti. Non ha avuto nemmeno comunicazioni formali sull’avvio di un eventuale nuovo procedimento per la riqualificazione dell’aeroporto".

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