
Carlo Ubaldo Rossi (da youtube)
Torino, 11 marzo 2015 - La musica piange la morte di Carlo Ubaldo Rossi, compositore e arrangiatore dei più grandi artisti italiani. Una carriera che decollò a Firenze, dove Rossi (nato in Germania, a Monaco) arrivò da Torino e si stabilì fino al 1987, prima di tornare in Piemonte.
L'inizio della sua carriera proprio a Firenze con i Litfiba, poi ancora fondamentali collaborazioni con artisti toscani di grido come Jovanotti e Gianna Nannini e molte altre star come Ligabue. Una carriera lastricata di successi che si è interrotta nel pomeriggio di mercoledì 11 marzo, quando con la sua moto si è schiantato contro un' auto a Revigliasco, sulla collina alla periferia di Torino dove si era ormai trasferito da alcuni anni.
Un musicista "dietro i bottoni", Rossi, 57 anni, che ieri sera aveva partecipato al memorial con cui ogni anno le band torinesi ricordano Gigi Restagno, musicista scomparso nel 1997. E che oggi è morto mentre stava tornando nella sua casa di San Salvario, quartiere nel centro di Torino. L'artista non è riuscito a evitare la Fiat Punto condotta da un giovane di 19 anni residente a Pecetto, che si era immessa da una strada secondaria. I sanitari del 118, intervenuti sul posto, non hanno potuto fare nulla per salvare l'artista. Sulla dinamica dell'incidente indaga la polizia municipale di Moncalieri, che hanno denunciato il giovane guidatore dell'auto per omicidio colposo - un atto dovuto - e che dovrà ora appurare l'esatta dinamica dell'incidente.
Una grave perdita per la musica italiana, quella di Rossi, sposato con una musicista, Alessandra, ex Funky Lips. Il produttore aveva iniziato il suo percorso artistico negli anni Ottanta. Dopo l'esperienza di Firenze, il ritorno a Torino nel 1987, dove insieme ad altri musicisti aveva dato vita al Transeuropa Recording Studio. Tra le sue collaborazioni figurano artisti di grande calibro: dagli 883 ai 99 Posse, dagli Africa Unite ai Baustelle, da Caparezza a Vinicio Capossela. E ancora, da Irene Grandi a Jovanotti, da Ligabue ai Mau Mau. Poi Gianna Nannini, Neffa, Negrita, Giuliano Palma & the Bluebeaters, Arisa, Subsonica, Paola Turci e Nina Zilli. Molti anche i riconoscimenti, tra i quali ben nove dischi d'oro. Tutti nati in quel piccolo, straordinario studio in riva al Po da dove la notizia della sua morte ha fatto in poche ore il giro di tutta Italia.