Addio a Maria Augusta Morelli La regina degli studi sull’editoria

All’inizio dell’anno è scomparsa Maria Augusta Morelli Timpanaro, studiosa dell’editoria Toscana e tra i principali riferimenti della storiografia sulla Toscana moderna nel secondo dopoguerra. Ricordata dall’Accademia delle Arti del Disegno, di cui era Accademica d’Onore, era nata a Pisa nel 1938. Fu sovrintendente Archivistico per la Toscana, direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze (1990-1992), dell’archivio di stato di Pisa e ispettore centrale per gli archivi. I suoi contributi sulla storia dell’editoria toscana e fiorentina, indagando le forme di comunicazione delle notizie nel Settecento, gli inizi della stampa periodica, le leggi sulla stampa e il giornalismo politico, furono i risultati di una fondamentale stagione di studi che cercava nell’indagine storica e archivistica, una riflessione su realtà sociali e politiche. L’importanza degli studi sull’editoria fu riproposta da Maria Augusta col volume sulla storia della stamperia Stecchi e Pagani (1993), e con i contributi del 1994 su Moucke e del 1996 su Bonducci, fino a “Autori, stampatori e librai nella Firenze del XVIII secolo”, una pietra miliare per gli studi del settore.

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