
La guerra sarà uno temi centrali della rassegna
Firenze, 27 dicembre 2024 - Tracce di popoli e di persone. Per dare voce a luoghi, volti e storie che possono cambiare il mondo: un progetto ambizioso, che unisce cultura e sociale attraverso l'impegno condiviso da Arci Firenze, Amnesty International, Fondazione Stensen e Associazione Progetto Arcobaleno. "Gli invisibili, oggi" è il titolo del percorso che invita gli spettatori ad essere parte di un viaggio affascinante, fatto di incontri, spettacoli e proiezioni in programma dal 22 gennaio al 17 aprile in vari spazi della città.
Guerre e migrazioni, inclusione e diritti umani sono il cuore della rassegna, inaugurata dal dibattito "Fragilità sotto le macerie. Dal potere distruttivo dell'atomica a quello affermativo della tutela dei diritti essenziali della persona. Noi in che stato siamo?" e dallo spettacolo previsto nella serata successiva al Brillante - Nuovo Teatro Lippi "Monologhi dell'atomica", curato e interpretato da Elena Arvigo con la partecipazione di Monica Santoro: da Nagasaki a Chernobyl, la Grande Storia raccontata attraverso le vite interrotte di uomini, donne e bambini.
A febbraio, l'Associazione Progetto Arcobaleno ospita mercoledì 26 il convegno "Eppur si muovono...", il resoconto di migrazioni, confini e diritti nel mondo in movimento: esiste oggi una società accogliente? La stessa domanda posta da Lina Prosa, che giovedì porta in scena al Brillante - Nuovo Teatro Lippi "Lampedusa Beach", il primo dei tre testi della pluripremiata "Trilogia del naufragio", ripreso dalla compagnia Accademia Mutamenti in forma di reading da ascoltare in cuffia, allo scopo di esaltare la prossimità con Shauba, la giovane donna africana che rievoca la sua tragica odissea, dalle raccomandazioni della zia Mahama alla crudeltà degli scafisti fino alla paura di sprofondare negli abissi del Mediterraneo.
Si interroga sul rapporto tra guerre e violenza di genere l'incontro del 19 marzo, seguito il giorno dopo dalla retrospettiva di Roberta Biagiarelli intitolata "Le figlie dell'epoca": il primo conflitto mondiale visto dagli occhi di crocerossine, operaie, braccianti, ma anche intellettuali anti-militariste come Rosa Genoni, unica italiana a partecipare al Congresso Internazionale Femminile convocato il 28 aprile 1915 all'Aja per diffondere la cultura della pace. Si sposta invece al Cinema Astra il talk del 31 dedicato alla dialettica tra stato democratico e lotte sociali, arricchito dall'anteprima della rassegna cinematografica che proseguirà lungo tutto il mese di maggio.