Firenze, Claudio Bisio in scena alla Pergola con 'La mia vita raccontata male’

Dal 19 al 24 marzo il divertente monologo tra vita pubblica e privata, reale e romanzata. E il 22 marzo Claudio Bisio, Marco Bianchi e Pietro Guarracino incontrano il pubblico

Claudio Bisio

Claudio Bisio

Firenze, 13 marzo 2024 - Al Teatro della Pergola, dal 19 al 24 marzo, Claudio Bisio interpreta La mia vita raccontata male da Francesco Piccolo, regia di Giorgio Gallione. Un monologo che è un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere. Una tessitura variegata e sorprendente, in cui Bisio si muove accompagnato da due musicisti d’eccezione, Marco Bianchi e Pietro Guarracino, che suonano dal vivo le musiche di Paolo Silvestri, per costruire tutti insieme una partitura emozionante, spesso profonda, ma pure giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica. «Ci sono due tipi di storie che si possono raccontare: quelle – scrive Francesco Piccolo – che fanno sentire migliori e quelle che fanno sentire peggiori, ma quello che ho capito è che alla fine ognuno di noi è fatto di un equilibrio finissimo di tutte le cose, belle o brutte; e ho imparato che, come i bastoncini dello shanghai – continua Piccolo – se tirassi via la cosa che meno mi piace della vita, se ne verrebbe via per sempre anche quella che mi piace di più». Venerdì 22 marzo, alle ore 18:30, Claudio Bisio, Marco Bianchi e Pietro Guarracino incontrano il pubblico. Coordina Matteo Brighenti. L’ingresso è libero con prenotazione online al link https://tinyurl.com/incontrobisio fino a esaurimento dei posti disponibili. Al Teatro della Pergola, dal 19 al 24 marzo, Claudio Bisio con La mia vita raccontata male da Francesco Piccolo racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo, in un perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata. Perché la vita, forse, non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. Lo spettacolo è anche un’indiretta riflessione sull’arte del narrare, su come il tempo modifica i fatti, cancellando i brutti ricordi e magnificando quelli belli, reinventando così il reale nell’ordine magico del racconto. Claudio Bisio e Giorgio Gallione hanno lavorato insieme per la prima volta nello spettacolo Monsieur Malaussène (1997), tratto dall’opera di Daniel Pennac. Nell’ambito dell’esperienza del Teatro dell’Archivolto (che dal 2018 è confluito nel Teatro Nazionale di Genova), è maturato un sodalizio artistico che successivamente ha dato vita agli spettacoli La Buona Novella (2000), I bambini sono di sinistra di Michele Serra (2003), Grazie di Daniel Pennac (2005), Seta di Alessandro Baricco (2007), Io quella volta lì avevo venticinque anni di Giorgio Gaber e Sandro Luporini (2009), Father and son di Michele Serra (2014). Premio Strega nel 2014 per Il desiderio di essere come tutti, Francesco Piccolo è autore di numerosi libri di successo, da La separazione del maschio a Momenti di trascurabile felicità a L’animale che mi porto dentro. Pluripremiato anche per il suo lavoro di sceneggiatore, ha collaborato, tra gli altri, con registi come Nanni Moretti, Paolo Virzì, Silvio Soldini, Marco Bellocchio, Francesca Archibugi e con Saverio Costanzo per la serie L’amica geniale. Autore molto amato da un pubblico eterogeneo, ci regala una scrittura accurata e attenta alle piccole cose di ogni giorno, ai sentimenti come alla coscienza sociale e individuale, ritraendo con garbo e ironia l’Italia dei nostri tempi. Maurizio Costanzo 

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