Firenze, 30 agosto 2023 - Buchette, finestrini, tabernacoli, porticine, nicchie, sportelli, porte del Paradiso. Sono tanti i nomi con i quali queste singolari aperture nei muri dei palazzi fiorentini sono state chiamate dal Cinquecento a oggi. Una mostra-evento ne ripercorre la storia per far rivivere l’esperienza degli antichi finestrini del vino che hanno caratterizzato la vita quotidiana a Firenze per più di quattro secoli. Organizzata dall’Associazione culturale Buchette del Vino “Le buchette del vino in mostra” è un percorso esperienziale sulle e delle buchette: il racconto unico e prezioso di una parte importante e originale della storia della cultura toscana. Ospitata dal 2 al 16 settembre nella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa, nel cuore del centro storico della città, la mostra si rivolge non solo ai fiorentini e alla loro memoria storica, ma anche ai toscani e ai turisti di ogni parte d’Italia e del mondo, incuriositi da una modalità di vendita del vino unica e geniale, inserita nell’universo prestigioso della cultura enologica della regione toscana (tutti i giorni dalle 10 alle 18, ingresso libero). “Questa mostra rappresenta un’occasione straordinaria per approfondire e riscoprire le buchette del vino che hanno caratterizzato la vita dei fiorentini per secoli - fa presente la vicesindaca e assessora a Turismo e Cultura Alessia Bettini - È importante far conoscere al meglio le nostre tradizioni sia a chi vive che a chi visita la nostra città per questo siamo entusiasti di sostenere questo progetto. L’esposizione ci fa entrare nel vivo dell’esperienza delle ‘buchette’ attraverso le più disparate testimonianze, facendoci immergere in una Firenze fatta di socialità e convivialità ma anche di buon vino, grandi intuizioni, palazzi bellissimi e scorci imperdibili”. Grazie all’attività dell’Associazione, nata con lo scopo di far conoscere e salvaguardare un patrimonio diffuso nel territorio toscano, non catalogato in nessun archivio, negli ultimi anni le buchette del vino si sono fatte conoscere ed apprezzare anche nel resto d’Italia e soprattutto all’estero: l’enorme eco mediatica per la riapertura e l’uso di alcuni finestrini del vino in modalità anti-contagio durante il lockdown ha attivato un interesse crescente per queste uniche e singolari testimonianze di un passato fatto di vita quotidiana, di consumo del vino, di coinvolgimento popolare. “Dal Cinquecento ad oggi – prosegue il presidente dell'associazione Matteo Faglia - la presenza nelle facciate dei palazzi fiorentini dei caratteristici finestrini adibiti alla vendita del vino a fiaschi ha caratterizzato la quotidianità dei cittadini ma anche, un poco alla volta, degli abitanti del Granducato, decretando il successo di questa peculiare tipologia di vendita diretta. Nella mostra viene riproposta l’esperienza di questa tradizione nella ricostruzione di una cantinetta - la “stanza del vinaio” - dotata di buchetta del vino; vengono esposti reperti originali tra cui una cornice in pietra rimossa dalla facciata di un palazzo, un’antica porta con sportello per la vendita del vino, fiaschi di diverse epoche, oltre a video-proiezioni e schermi interattivi con le referenze delle oltre 300 buchette finora scoperte in Toscana e un altro centinaio di esemplari scomparsi”.
L’esposizione si compone infatti di numerose installazioni, ricostruzioni, riproduzioni, documenti e oggetti ed è arricchita da pannelli con la storia delle buchette, da una postazione di touch screen per la consultazione libera delle mappe interattive con link ai file di Open Data del Comune di Firenze, nei quali sono elencati tutti i finestrini del vino oggi esistenti e quelli scomparsi ma documentati, dalla proiezione di video tour alla scoperta delle buchette del vino con itinerari diversi a Firenze e dintorni. Molti inoltre gli eventi collaterali nelle vie della città che accompagnano la mostra per tutto il periodo: mini-visite guidate alle buchette, aperitivi musicali davanti ai locali “con buchetta”, ciclo-tour bici&buchette nel centro storico.