18 aprile 1506, si inizia a costruire San Pietro: la basilica più grande del mondo

La storia, le curiosità e anche le illusioni ottiche dell’edificio sacro, cuore pulsante del cattolicesimo

Veduta della Basilica di San Pietro fotografata dal palazzo della Consulta, Roma (Ansa)

Veduta della Basilica di San Pietro fotografata dal palazzo della Consulta, Roma (Ansa)

Firenze, 18 aprile 2023 – Era il 18 aprile del 1506 quando si iniziò a costruire la nuova Basilica di San Pietro. Papa Giulio II aveva affidato il progetto al Bramante che però, prima di iniziare l'opera, trascorse gran parte della sua vita a distruggere la vecchia basilica paleocristiana attirandosi molte critiche. L'opera si concluse nel 1626 e nel cantiere si avvicendarono, tra gli altri, nella direzione Raffaello, Bernini, Michelangelo. Cuore pulsante del cattolicesimo, era il II secolo quando, sulla tomba di San Pierro, venne eretto un santuario. San Pietro era stato sepolto nel 64 d .C. in una necropoli vicino al luogo della sua crocifissione, nel Circo di Nerone, dove si tenevano esibizioni, corse di bighe e le esecuzioni dei cristiani. Sulla sua tomba, nel 324, Costantino fece edificare la prima grande basilica, completata intorno al 349 d.C.. Nel XV secolo essa era oramai in rovina ed essendo pericolante venne demolita. Fu allora, nel 1506, che papa Giulio II pensò di farne costruire una nuova: fu lui stesso a posare la prima pietra. Ci volle però più di un secolo per edificarla, e tutti i grandi architetti del Rinascimento romano e del barocco vi posero mano. La faccia fu terminata nel 1614 e la chiesa consacrata nel 1626. La Basilica di San Pietro è lunga 218 metri, può contenere 60mila fedeli, e il suo vasto interno ricoperto di marmi contiene 46 altari e 233 finestre, oltre a innumerevoli e preziose opere d’arte commissionate ad artisti del tardo Rinascimento e del Barocco. La maggior parte delle decorazioni risale al XVII secolo ed è opera di Bernini, le due navate laterali sono lunghe ben 76 metri e convergono sotto l’enorme cupola michelangiolesca. Il fuoco centrale dell’edifizio è costituito dall’altare papale sotto il grande e magnifico baldacchino barocco in bronzo dorato di Bernini, commissionato da Urbano VIII nel 1624, che domina la navata e sormonta l’altare dove solo il Papa può celebrare la messa. Alla base delle colonne del baldacchino lo stemma di Urbano VIII raffigura le chiavi del Regno dei Cieli. La spettacolare Cupola, alta 132,5 metri, è stata progettata da Michelangelo, che però non riuscì a terminarla prima di morire. Per quanto riguarda l’altare papale, quello attuale risale al pontificato di Clemente VIII (1592 – 1605). La semplice lastra di marmo rinvenuta nel Foro di Nerva è sormontata dal baldacchino del Bernini e si affaccia sulla ‘confessio’, ossia la cripta dove si ritiene giaccia sepolto il corpo di san Pietro. Il magnifico baldacchino, perfettamente in asse al di sopra con il centro della cupola, e al di sotto con la tomba di Pietro, è sostenuto da colonne alte 20 metri che reggono simbolicamente tutto il peso della cristianità. Si è dato così compimento alle parole del Vangelo di Matteo, nel quale Gesù dice: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Altra simbologia è rappresentata dal colonnato di Piazza San Pietro, che rappresenta l’abbraccio di Cristo che accoglie i visitatori facendosi carico delle gioie e dei dolori di tutti i pellegrini. In Piazza San Pietro si possono sperimentare anche illusioni ottiche, matematicamente studiate e volute dai costruttori: chi si mette al centro del colonnato, nel punto esatto che sul pavimento è segnalato da una incisione, vedrà ‘sparire’ le quattro file di colonne dietro una sola fila. Non solo: mentre si attraversa la piazza, grazie a uno studio di prospettiva del Bernini, le 284 colonne sembra che si avvicinino e si allontanino allo stesso tempo. Ed è stato calcolato matematicamente anche un gioco di luci, tanto che guardando verso la facciata, si ha come l’impressione che le colonne della porta principale siano di un diverso colore. Nasce oggi Lucrezia Borgia nata il 18 aprile del 1480 a Subiaco. Illustre e complessa figura femminile, imprenditrice e donna di potere. Complessivamente inserita in una eccezionale fase storico-culturale di grande rilevanza per l’intera umanità come emerge anche dalla semplice sequenza cronologica di alcuni eventi: dalla scoperta del Nuovo Mondo alle straordinarie attività di Raffaello Sanzio, di Leonardo da Vinci (dal 1502 lavora per Cesare Borgia a Cesena e a Imola), del Bramante, di Ludovico Ariosto, di Michelangelo Buonarroti, di Tiziano Vecellio (nel 1516 a Ferrara per dipingere tre grandi quadri per Alfonso I d’Este), di Martin Lutero. Una delle frasi che le sono state attribuite è: “È lusinghiero per una donna essere la causa di una guerra”.

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