Stojanovic: il suo ruolo non è più blindato

A insidiarlo c’è Tyronne Ebuehi, arrivato in estate dal Venezia: a suon di buone prestazioni si sta guadagnando i gradi da titolare

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di Tommaso Carmignani

EMPOLI

Doveva essere uno di quei ruoli ‘blindati’, uno di quelli dove ci sono un titolare e una riserva. E invece, dopo quindici giornate di campionato, le gerarchie sembrano completamente ribaltate. Oppure, se vogliamo, messe in discussione. Se Petar Stojanovic era partito come una certezza a inizio stagione, oggi la fascia destra non ha più un padrone riconosciuto. Colpa di qualche sbavatura commessa dallo sloveno, ma anche merito delle prestazioni offerte da Tyronne Ebuehi, arrivato in estate dal Venezia con l’etichetta del panchinaro e diventato col passare dei mesi uno degli elementi di maggiore affidabilità all’interno dello scacchiere tattico di mister Zanetti.

Il tecnico azzurro conosceva bene il nigeriano, perché lo aveva avuto con sé anche un anno fa a Venezia. E’ stato probabilmente lui ad indicarlo ai dirigenti azzurri, ma nessuno probabilmente si aspettava che in così poco tempo riuscisse a mettere in discussione il titolare di cattedra. Che avrà avuto anche qualche passaggio a vuoto, ma che indubbiamente resta uno dei leader di questa squadra. Stojanovic, probabilmente, paga qualcosa per via delle sue caratteristiche. Il terzino sloveno è bravissimo a spingere, potrebbe tranquillamente giocare come quinto di centrocampo in un 3-5-2 ed ha nella corsa la sua dote principale, ma sembra soffrire un po’ di più rispetto ad altri quando la squadra difende più bassa. Un particolare, questo, che ha spesso caratterizzato l’Empoli in questa prima parte di stagione. E che lui ha pagato. Lo sloveno è bravissimo quando si tratta di duellare in velocità, ma va un po’ più in crisi quando si tratta di restare abbottonati e giocarsela nell’uno contro uno. Ebuehi, in questo, è avvantaggiato. Il nigeriano non ha le stesse doti di corsa e di inserimento – sebbene sia capace di spingere quando serve – ma è più abile nel mantenere la posizione quando la difesa è costretta a indietreggiare. Pur non facendo cose eccezionali, ha sempre svolto il suo compito nel migliore dei modi. Sbagliando poco e facendosi apprezzare per applicazione e diligenza. Ecco perché, ad oggi, è più titolare lui rispetto a Stojanovic. E dire che in pochi, a inizio stagione, ci avrebbero scommesso. Un ruolo, quello del terzino destro, che sembrava blindato almeno quanto quello di Parisi a sinistra.

La lunga sosta per il mondiale non dovrebbe spostare granché in termini di gerarchie, ma guai a pensare che Stojanovic sia stato accantonato. In un’ottica di squadra più sbarazzina e propositiva, lo sloveno può ancora dire la sua. Ha certamente bisogno di ritrovare qualche certezza, ma il giocatore apprezzato nella prima parte della scorsa stagione può essere indubbiamente un valore aggiunto per mister Zanetti.