"Se vinciamo torno in bici da Massa" Un pari con i granata vuol dire salvezza

Arriva il primo match point della stagione: basta un punto e gli azzurri possono festeggiare in anticipo. Andreazzoli: "Manca poco, ma sarà una gara complicata. I ragazzi stanno bene e non vedono l’ora"

di Tommaso Carmignani

Gli amici hanno già cominciato a chiamarlo. "Solo che stavolta la condizione fisica è disastrosa. Mi sa che dovrò iniziare ad allenarmi sul serio". Quando l’Empoli fu promosso in serie A, mister Andreazzoli festeggiò con una bella pedalata da Massa, che andata e ritorno fanno quasi 200 chilometri. Ora che la salvezza è a un passo, i suoi compagni di pedalate gli chiedono il bis. "Ho comprato la bici nuova, speriamo che mi aiuti. Ma prima – chiosa il tecnico – dobbiamo centrare l’obiettivo". La matematica potrebbe arrivare già nella giornata di oggi: per festeggiare con tre giornate di anticipo è sufficiente un punto col Torino, che un po’ come gli azzurri non ha molto da chiedere al proprio campionato, ma che per mille motivi rappresenta un avversario ostico. Oggi al Castellani (ore 15) ci sarà insomma del lavoro da fare, in barba al Primo Maggio e ai tanti tifosi che lo festeggeranno.

Gli azzurri sono a un passo dalla meta. Grazie alla vittoria ottenuta contro il Napoli e soprattutto alla sconfitta del Cagliari, basta un pareggio per assicurarsi almeno il quart’ultimo posto. Il Torino dell’ex Ricci è una squadra ostica e complicata, reduce dal 4-4 in casa dell’Atalanta e con un allenatore, Juric, che dà l’impressione di non voler perdere nemmeno a carte. L’idea che la formazione granata possa presentarsi al Castellani in infradito e occhiali da sole e quindi da scartare a priori. Quella di oggi sarà una gara vera e come tale andrà affrontata. L’Empoli si è scrollato un gran bel peso di dosso andando a battere il Napoli, un po’ per la classifica e un po’ per il morale, come sottolinea lo stesso Andreazzoli. "Non vincere da così tanto tempo ci dava fastidio, questo lo abbiamo sempre detto – specifica l’allenatore - anche se non l’abbiamo mai vissuta come un’ossessione. Tornare al successo è stata una liberazione, anche per il modo in cui è arrivato".

La salvezza, come accennato, è davvero a un passo. Ed è un traguardo che l’allenatore non vede l’ora di tagliare. "Anche per riconoscenza nei confronti di ciò che mi è stato dato, visto che tre anni fa non siamo riusciti ad arrivarci. Sappiamo di essere vicini – spiega ancora – ma sappiamo anche che non è ancora fatta. E che servirà una prestazione importante per aver ragione di questo Torino". I granata, già nella gara di andata, fecero vedere i sorci verdi agli azzurri. "E’ una squadra forte e difficile da affrontare, con un allenatore che ha saputo dare una forte identità e che nel corso del tempo ha limato anche i dettagli. Non fai quattro gol all’Atalanta per caso – dice Andreazzoli – e quindi dovremo fare attenzione". Si parla anche timidamente di futuro. "E’ ancora presto. Sapete quale sia il mio pensiero e per di più c’è anche un contratto – chiosa – ma tutto è rimandato alla fine del campionato".

Per quanto riguarda invece la formazione degli azzurri, l’impressione è che davanti possa esserci spazio per i ritorni di Di Francesco e Bajrami, mentre a centrocampo si va verso l’impiego di Henderson al posto dello squalificato Bandinelli, unico indisponibile insieme ovviamente ai lungodegenti Haas, Marchizza e Tonelli. In difesa ballottaggio Romagnoli-Luperto, mentre a destra e a sinistra dovrebbero essere confermati Stojanovic e Parisi.