REDAZIONE EMPOLI

Pontedera, che brividi. Pareggio allo scadere

Terza ics consecutiva e sempre in rimonta. La squadra granata è riuscita a raddrizzare il match con la Vis Pesaro solo al novantesimo

PONTEDERA

1

VIS PESARO

1

PONTEDERA (4-3-2-1): Siano; Espeche, Shiba (1’ st Cioffi), Martinelli, Aurelio; Somma, Ladinetti, Catanese; Fantacci (22’ st Benedetti), Izzillo (11’ st Nicastro); Mutton (11’ st Petrovic). A disp: Cagnina, Stancampiano, Pretato, Di Bella, Bonfanti, Casadidio, Guidi, Perretta, Tripoli, Marcandalli. All. Catalano.

VIS PESARO (4-3-3): Farroni; Cusumano, Gavazzi, Bakayoko (14’ pt Rossoni), Zoia; Ghazoini, Aucelli, Coppola; Fedato (33’ st Gucci), Cannavò (17’ st Egharevba), Di Paola (1’ st Marcandella). A disp: Campani, Nicoli, Ngom, Nina, Sosa, Borsoi, Astrologo, Venerandi, Cavalli, Garau, Provazza. All. Renzoni (Sassarini squalificato).

Arbitro: De Angeli di Milano.

Marcatori: 29’ pt Fedato (VP); 45’ st Petrovic.

Note: spettatori 370; ammoniti Shiba, Fedato; Aurelio, Ghazoini; angoli 7 a 2.

PONTEDERA - Il risultato finale probabilmente è il frutto migliore. Non il più bello, perché alla fine il Pontedera in questo 1-1 con la Vis Pesaro la sua prestazione l’ha comunque sciorinata (anche se i tiri in porta sono stati meno del solito, come ammetterà anche l’allenatore Catalano a fine gara) ma sicuramente il più utile. E’ la terza volta di fila (su quattro) che i granata rimediano ad uno svantaggio e in attesa della vittoria in cui tanti (tutti?) speravano ieri al Mannucci, essere riusciti a muovere la classifica consente di continuare a galleggiare. Contro una Vis Pesaro che ha subito il primo gol stagionale, c’è voluto di aspettare l’ultimo giro di lancetta (prima dei 5’ di recupero) per veder terminare il rasoterra sinistro di Petrovic oltre la linea bianca, "vendicando" così nello stesso istante di partita lo scippo di Olbia. Come mercoledì a Lucca, anche stavolta Catalano l’ha riacciuffata muovendo le sue pedine in panchina. Ma ieri non è toccato a Nicastro, bensì al centravanti croato, che per la prima volta non era partito titolare. A imbeccarlo, Benedetti, altro - e ultimo - dei quattro entrati, tra i quali un ispiratissimo Cioffi, capace, con le sue svirgolate a sinistra, di allargare la compatta difesa a 4 ospite creando scompiglio e apprensione tra le linee.

Due palle-gol nel primo quarto d’ora di gara, la prima su una deviazione scomposta di Gavazzi, andato vicinissimo all’autorete e la seconda, clamorosa, con un destro di Mutton sparato sull’esterno della rete, sembravano aver impresso un indirizzo favorevole al match. Invece, a mettere la strada in salita ci aveva pensato una leggerezza di Fantacci, che perdendo palla nella propria metà campo, aveva indotto Shiba a fare fallo sul portatore poco fuori l’area. Se il destro di Di Paola aveva cozzato contro la barriera, sul rimpallo il destro violento di Fedato non ha lasciato scampo a Siano. Il Pontedera col suo 4-3-2-1 ha ricominciato faticosamente a riorganizzarsi per bucare il compatto 4-3-3 della Vis, ha rischiato di brutto in avvio di ripesa quando praticamente in ripartenza Marcandella ha scheggiato l’incrocio dei pali (4’) ma ha trovato linfa e utili geometrie dai nuovi entrati fino ad agguantare il sospirato pareggio. Che prepara meglio alla trasferta di sabato a Cesena.

Stefano Lemmi