SIMONE CIONI
Sport

L’EMPOLI INIZIA ALLA GRANDE. Gli azzurri si impongono sul Padova. E’ Shpendi ad aprire le danze. Poi la doppietta firmata da Popov

Il bilancio della prima di campionato è più che positivo per la squadra di Pagliuca, che è riuscita a costruire numerose occasioni favorevoli, anche se ha sofferto in alcuni momenti per inesperienza.

Il bilancio della prima di campionato è più che positivo per la squadra di Pagliuca, che è riuscita a costruire numerose occasioni favorevoli, anche se ha sofferto in alcuni momenti per inesperienza.

Il bilancio della prima di campionato è più che positivo per la squadra di Pagliuca, che è riuscita a costruire numerose occasioni favorevoli, anche se ha sofferto in alcuni momenti per inesperienza.

Parte col piede giusto la stagione dell’Empoli, che al Castellani regola il neo promosso Padova al termine di una prestazione in crescendo. A corrente alternata il primo tempo, più sicuro nella ripresa dove ha anche rischiato di dilagare. Oltre a qualche nome, gli ultimi arrivati Lovato ed Obaretin in difesa ed Elia largo a destra, l’Empoli cambia qualcosa anche a livello di posizioni rispetto alla Coppa Italia, pur tornando al suo classico 3-4-2-1. Shpendi e Ilie sono i giocatori più avanzati ma senza dare punti di riferimento centrali, mentre Ignacchiti avanza sulla trequarti e Yepes cura le operazioni sul centro sinistra del centrocampo. Gli azzurri, guidati in panchina da Nazareno Tarantino (Pagliuca è in tribuna per squalifica), provano a fare la partita ed alternano buone triangolazioni a qualche errore, ma quello che più non funziona è l’uscita in pressione quando è il Padova a manovrare. I biancoscudati veneti sfondano spesso sulle fasce, come al 17’ quando Fulignati è provvidenziale su Di Maggio. Passato lo spavento, l’Empoli va in vantaggio sugli sviluppi di un corner calciato dalla sinistra ad uscire da Ignacchiti: sponda di testa di Curto, già pericoloso in avvio, e altra deviazione aerea sotto misura di Shpendi, che da qualche minuto stava stringendo i denti per un problema alla caviglia. Come detto, però, è sulle fasce che l’Empoli soffre e al 25’ incassa il pari: Barreca sfonda a sinistra, pesca in area Varas che scappa a Lovato e dalla linea di fondo mette rasoterra al limite dell’area piccola, dove Bortolussi brucia Obaretin. Carboni è uno dei più attivi a sinistra e su un’altra sua iniziativa nasce al 40’ il calcio d’angolo con cui Ignacchiti fa copia e incolla del primo gol: stavolta la sponda è di Lovato e la conclusione da due passi è del giovane ucraino Popov, dopo il tocco di Baselli. Se sul piano della manovra è normale che debbano ancora limare qualcosa, rispetto agli ultimi anni gli azzurri sono però micidiali sulle palle inattive, anche se al 33’ avevano rischiato di andare sotto (Capelli sfiora il palo alla destra di Fulignati). Una volta tornato in vantaggio, l’Empoli acquisisce più sicurezza e nella ripresa soffre molto meno, chiudendo la partita al 66’ con la doppietta personale di Popov, splendido colpo di testa in tuffo sul perfetto cross di Elia, dopo che poco prima era stato Yepes a fallire il colpo del ko. Il doppio vantaggio azzurro è un macigno troppo grande per il Padova, che perde fiducia mentre negli spazi, la squadra di Pagliuca diventa potenzialmente devastante. Partire col piede giusto era fondamentale, ma da oggi inizia già la missione Reggio Emilia perché venerdì prossimo c’è il ‘replay’ con la Reggiana dopo la sfida di Ferragosto.

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