
Lorenzo Ignacchiti ha indossato per la prima volta la fascia da capitano durante la partita fra l’Empoli e la Reggiana lo scorso venerdì
"È stata un’emozione incredibile aver avuto l’onore e il privilegio di indossare la fascia di capitano della squadra con cui sono nato e cresciuto, aver esaudito il sogno che avevo da bambino ripaga qualsiasi sacrificio, un momento che porterò per sempre con me".
Venerdì scorso l’Empoli è tornato da Reggio Emilia con l’amaro in bocca per il bruciante ko subito contro la Reggiana, ma al di là del risultato, per Lorenzo Ignacchiti è stata senza dubbio una serata particolare come sottolinea lo stesso centrocampista azzurro con questo post pubblicato sui suoi profili social. Prodotto del vivaio di Monteboro, dopo due stagioni in Primavera, a settembre 2023 va in prestito in Lega Pro al Pontedera con cui si qualifica per i play-off al termine di una stagione da 40 presenze complessive con 5 reti e un assist.
L’estate successiva, Ignacchiti rientra alla base per fine prestito, ma l’Empoli decide che per il suo percorso di crescita è necessaria un’altra stagione altrove, stavolta inserie B e più precisamente alla Reggiana. Il classe 2004 di Pisa mette insieme altri 33 ‘gettoni’ con un assist, dimostrando di non aver per niente sofferto il salto di categoria. E si arriva all’ultima estate, quando Ignacchiti torna nuovamente a Empoli, ma stavolta per restarci. Dopo la retrocessione, infatti, il club azzurro è deciso a puntare forte sui tanti giovani che aveva in prestito, in primis Ignacchiti. Nelle tre partite ufficiali disputate finora tra Coppa Italia e Campionato, infatti, il numero 25 azzurro è partito sempre titolare, giocando tutti e 270 i minuti fin qui a disposizione. Magari lo ha schierato in posizioni differenti, ma mister Pagliuca non ha mai rinunciato al suo dinamismo e alla sua capacità di fare bene più cose.
Contro la Reggiana, dopo i gol su punizione e di rapina nel pre-campionato, ha anche messo a referto il suo primo assist stagionale con una perfetta verticalizzazione di prima intenzione per l’attacco allo spazio di Popov. Il tutto con la fascia di capitano al braccio, come già succedeva da piccolino con la stessa maglia azzurra addosso, quando questi palcoscenici erano ancora soltanto un sogno di bambino.
Venerdì scorso, infatti, essendo partiti in panchina sia Ebuehi che Belardinelli, coloro che finora avevano indossato la fascia al braccio, mister Pagliuca ha dovuto optare per un altro capitano e la scelta è caduta su Ignacchiti. Uno con il dna Empoli, in grado di trasmettere a tutta la squadra l’importanza di indossare la maglia azzurra. L’arrivo di Ghion alza chiaramente la concorrenza nel reparto nevralgico del campo, e questo non può fare che bene al percorso di crescita dell’intero gruppo, ma viste le prestazioni di questo primo scorcio di stagione sarà dura togliere una maglia da titolare a questo Ignacchiti.
Si.Ci.
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