
Baldanzi, nostalgia di gol L’ultima gioia con l’Inter
di Tommaso Carmignani
Il nerazzurro gli porta fortuna. Perché fu proprio contro l’Inter, ormai tre mesi fa, che Tommaso Baldanzi riuscì a toccare l’apice di una stagione fin qui fortunatissima. Un gol segnato a pochi minuti dal suo ingresso in campo nella ripresa per sancire una vittoria bella e insperata. Un blitz a San Siro che rimarrà negli annali della storia azzurra, un’impresa che l’Empoli proverà a ripetere nella giornata di domani contro la squadra di Simone Inzaghi. Baldanzi, a differenza di allora, stavolta sarà in campo dall’inizio: all’Inter chiede il permesso di tornare a fare quello che gli riesce meglio, cioè incidere sulle partite. Magari segnando, visto che da allora non ha più trovato la via della porta. Baldanzi rimane infatti il miglior marcatore azzurro insieme a Cambiaghi, ma l’ultima delle 4 reti segnate in questa stagione è arrivata proprio a San Siro contro l’Inter. Un digiuno che va avanti da tre mesi e che per larghi tratti ha coinciso con la crisi azzurra. L’Empoli, non dimentichiamocelo, dopo l’impresa del Meazza ha messo insieme appena tre punti nelle prime 8 gare del girone di ritorno. Non è un caso che questa mini crisi sia coincisa con un calo di rendimento dello stesso Baldanzi, anche e soprattutto a causa dell’atteggiamento che gli altri hanno iniziato ad assumere nei confronti del giovane trequartista di Zanetti. Lo abbiamo visto anche nella gara di venerdì scorso con la Cremonese: mister Ballardini ha messo Meite addosso a Baldanzi con il compito preciso di non fargli toccare palla.
Un’impresa riuscita nella misura in cui il talento di Castelfiorentino non è riuscito a essere incisivo. Zanetti, per questo, potrebbe studiare soluzioni alternative, o magari fare in modo che la squadra lo aiuti maggiormente. In una gara come quella di domani con l’Inter, però, potrebbe essere paradossalmente avvantaggiato: è vero che quella nerazzurra è una corazzata, ma difficilmente vedremo Inzaghi lasciare l’iniziativa all’Empoli o, peggio ancora, prendere un uomo e metterlo addosso al trequartista azzurro.