Dacia Maraini vincitrice per la letteratura italiana con l’opera La bambina e il sognatore (edita da Rizzoli), la francese Maylis de Kerangal per la letteratura internazionale e Lilli Gruber per il giornalismo
Certaldo, 10 settembre 2016 - Lilli Gruber, Dacia Maraini e Maylis de Kerangal: eccole le ‘donne’ del Premio Boccaccio 2016, introdotte dalla maliziosa voce di Maria Rosaria Omaggio che ha aperto la cerimonia di premiazione con la lettura di Peronella, la seconda novella della settima giornata del Decameron.
Mai il premio letterario certaldese, giunto alla sua 35esima edizione, è stato così femminile. Per grazia, freschezza e anche schiettezza. Nel ritirare il premio per il giornalismo, la Gruber, per esempio, non si è sottratta alle domande dei colleghi (il direttore de La Nazione Pier Francesco De Robertis e Paolo Ermini direttore del Corriere Fiorentino, entrambi nella giuria) che hanno provato a punzecchiarla sui contenuti televisivi, sempre più costruiti pensando all’audience e sempre meno all’oggettività e alla verità dei fatti.
Con la De Kerangal la memoria è invece tornata ai tragici attentati di Parigi dello scorso novembre: la scrittrice francese, premiata a Certaldo per la letteratura internazionale, era a pochi passi dal Bataclan quando il commando di terroristi aprì il fuoco uccidendo decine di giovani all’interno del locale.
La terza a salire sul palco del parterre di palazzo Pretorio è stata la Maraini. Acuta osservatrice dei tempi, l’indiscussa signora della letteratura italiana ha ricevuto il premio per la letteratura italiana regalando alla platea anche una attenta analisi sullo stato di ‘salute’ della scuola italiana.
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